Per la siccità lo scorso autunno nell’area naturale si verificò una strage di volatili per una intossicazione da botulino
Come noto, proprio per la mancanza di acqua lo scorso autunno nell’area naturale si verificò una strage di volatili per una intossicazione da botulino che era proliferato proprio per il ristagno di acqua.
A causa della mancanza di piovosità degli ultimi mesi (e in mancanza di previsione di piogge importanti nel breve periodo), considerato che con i lavori del cantiere non sarà possibile procedere ad alcuna immissione di acqua in valle per almeno 5-6 settimane, si è richiesto ad Rsi di effettuare un’immissione idrica straordinaria in Valle della Canna per almeno sette giorni. Ciò in previsione del periodo estivo che comporterà l’aumento delle temperature e una conseguente maggiore evapotraspirazione e un ulteriore abbassamento del livello idrico già piuttosto ridotto dalla siccità primaverile.
Si tratta solo di un primo intervento sull’area, mentre è in corso un tavolo tecnico-scientifico di confronto, promosso dal Comune di Ravenna insieme al Parco del Delta, con l’ISS (Istituto Superiore di Sanità), ed in particolare il Centro nazionale di Riferimento per il Botulismo, ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), il Servizio Veterinario dell’Azienda Sanitaria Locale, la Regione Emilia-Romagna e in particolare il Servizio Aree Protette e Sviluppo della montagna e il Servizio Territoriale Agricoltura, Caccia e Pesca di Ravenna per analizzare la situazione della valle in vista della prossima stagione estiva e programmare gli interventi necessari alla sua manutenzione.