«In provincia perse 1.573 imprese in dieci anni. E ora l’economia è ferma»

La Cna presenta il rapporto congiunturale e lancia un appello al Governo

Lavori podere Pantaleone«Esprimiamo forte preoccupazione sullo stallo della situazione econo- mica del Paese che può avere effetti negativi su tutto il sistema Italia». È quanto affermano Pierpaolo Burioli e Massimo Mazzavillani, rispettiva- mente presidente e direttore della Cna di Ravenna, nel presentare i dati del tradizionare rapporto congiunturale sull’economia della provincia elaborato dall’associazione degli artigiani. «C’è l’esigenza – continuano Burioli e Mazzavillani, lamentando anche una cronica difficoltà nell’accesso al credito da parte delle imprese – che il Governo, in una fase così critica, garantisca modalità e tempi della ripartenza economica fluidi e snelli, eliminando tutti gli ostacoli».

Per quanto riguarda il rapporto, nel corso del 2019 il sistema produttivo della provincia di Ravenna è riuscito a realizzare performance leggermente inferiori a quelle regionali e migliori di quelle medie nazionali, con indicatori comunque ancora in crescita. Secondo gli scenari di previsione infatti il 2019 si è chiuso con una crescita stimata del valore aggiunto, cioè della ricchezza prodotta, per la provincia pari al +0,3 percento rispetto al 2018. Unico dato negativo, quello del valore aggiunto dell’agricoltura, in calo del 6,5 percento. Cna conferma il calo del numero delle imprese e il saldo negativo fra avvii e chiusure di attività. Al 31 dicembre 2019 infatti sono state contabilizzate 38.674 imprese in provincia di Ravenna e sono risultate 435 in meno rispetto alla stessa data dell’anno precedente. Rispetto all’intero tessuto produttivo provinciale, l’incidenza delle imprese artigiane passa dal 26,86 percento del 31 dicembre 2018 al 26,73 di un anno dopo, un dato pressoché invariato. Ciò a fronte del fatto che – rispetto al decremento del Registro Imprese di 435 unità – le imprese artigiane sono diminuite di 167 unità.

«Come si può facilmente osservare – sottolineano ancora dalla Cna –, da fine 2008 a fine 2019, il Regi- stro Imprese registra un calo di 3.966 imprese, delle quali oltre il 45 percento sono imprese artigiane». Da notare anche che il dato delle imprese artigiane registrate in Emilia-Romagna (-1,08 percento) a fine 2018 è “migliore” rispetto a quello riscontrato su Ravenna (-1,59), ed in linea con quello nazionale (-1). Il 2019 si chiude anche con una variazione positiva dell’1,15 percento del fatturato, proseguendo il trend positivo iniziato nel 2015. Se si confrontano i dati di fine 2019 con quelli di fine 2008 si riscontra, comunque, un calo del fatturato di poco superiore al 10 percento. Per quanto riguarda il 2020 lo scenario si presenta molto difficile – sottolinea la Cna di Ravenna – «e, in una ottica più ottimistica, con trend in recupero a partire dal 2021. La crisi inciderà particolarmente nell’Area dell’Euro, già colpita da un progressivo rallentamento e per la quale viene prevista una pesante variazione negativa del Pil. L’Italia sarà tra i Paesi più in sofferenza e la crisi a livello nazionale, colpirà più duramente le province a vocazione turistica e ricettiva, quelle con forte componente artigiana, formata da piccole e micro-imprese, e le province export-oriented».

Scendendo nel dettaglio territoriale, secondo le previsioni di Prometeia, per il 2020 nella provincia di Ravenna è attesa una diminuzione del valore aggiunto complessivo, rispetto al 2019, pari a -6,4 percento: una caduta inferiore a quella prevista per l’Emilia-Romagna (-7). Questi da- ti potrebbero essere rivisti al ribasso in relazione alle ultime previsioni Istat. Tutti i settori ne risentiranno e in diminuzione risulterà anche il valore aggiunto per abitante: si passerà dai 29.000 euro del 2019 ai 27.200 di ricchezza pro-capite nel 2020. Sulla base di queste stime, la ricchezza prodotta dal complesso dell’economia ravennate scenderà a 10,6 miliardi di euro, contro gli 11,3 del 2019. Al 31 marzo 2020, nota infine la Cna, le imprese artigiane registrate in provincia di Ravenna sono risultate 10.241, con una riduzione di 158 unità in tre mesi. Negli ultimi dieci anni si sono perse 1.573 imprese artigiane (-13,3 pecento). I dati occupazionali di questi primi tre mesi del 2020 infine esprimono valori in forte contrazione, invertendo il trend che aveva caratterizzato il 2019 per quanto riguarda le piccole imprese o quelle artigiane.

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