Tassa rifiuti, nuove tariffe: simulazioni di Confartigianato su costi per le imprese

I diciotto Comuni ravennati stanno aggiornando le cifre per il 2020 prevedendo riduzioni a favore delle utenze non domestiche. L’associazione di categoria ha elaborato uno scenario per sei tipi di aziende

Tutti i diciotto Comuni della provincia di Ravenna hanno deliberato, o sono in procinto di farlo, le tariffe della Tassa Rifiuti (Tari) per l’anno 2020 e sembra delinearsi uno scenario in cui tutte le amministrazioni comunali ridurranno il costo del servizio del 3 percento a favore delle utenze non domestiche (a cui aggiungere le risorse finanziarie che ogni Comune ha messo a disposizione per applicare la riduzione della Tari).

Confartigianato ha recuperato i dati (presunti per i Comuni dell’Unione della Romagna Faentina e di Cervia) e ha immaginato sei tipologie di aziende per una simulazione: servizi alla persona, le autofficine e carrozzerie, i falegnami e idraulici, le metalmeccaniche, i bar e i ristoranti (maggiori dettagli sono disponibili sul sito dell’associazione di categoria). È opportuno sottolineare che le simulazioni sono al netto dell’addizionale provinciale pari al 5 percento. Le imprese insediate nel territorio del Comune di Ravenna godono di maggiori sconti, considerato che l’amministrazione ha stanziato la rilevante somma di 5 milioni di euro.

I servizi alla persona, parrucchieri, barbieri ed estetiste, vedranno ridurre i propri costi fino all’80%. Mediamente le riduzioni si attestano dal 25 al 30% con Russi che deliberato un -47% e Ravenna e l’Unione dei Comuni della Romagna Faentina rispettivamente il 76 e 80%. Ad esempio un’attività del Comune di Ravenna di 100 metri quadrati anziché pagare 403 euro, pagherà poco meno di 100 euro.

Per i falegnami, gli idraulici che lavorano nel territorio dell’Unione della Romagna Faentina le riduzioni della Tari possono arrivare a oltre il 50%. Se verranno confermati i dati che ci sono stati comunicati, un’attività di questo settore di 300 metri quadrati a Faenza pagherà 486 euro anziché 1028 euro. Negli altri Comuni sgravio si attesta mediamente al 20%. Le aziende di Russi e Ravenna avranno una riduzione rispettivamente del 38 e 45%

Per il settore dell’autoriparazione (carrozzieri, autofficine) analoga situazione scontistica prevista per i falegnami e idraulici. Una carrozzeria auto di Russi con una sede di 400 metri quadrati, che nel 2019 ha pagato poco più di 1400 euro, nel 2020 pagherà poco meno di 900 euro.

Per le attività artigianali di produzione rientranti nella categoria tariffaria 21 abbiamo immaginato una ditta metalmeccanica con una superficie di 2000 metri quadrati. In questo caso la riduzione può arrivare fino al 62%. L’esempio riguarda il Comune di Ravenna che solo per questa categoria ha previsto uno sgravio variabile che può passare dal 43% al 62% se l’impresa ha avuto un calo di fatturato (aprile 2020 su aprile 2019) almeno di un terzo. In questo caso l’azienda anziché pagare oltre 6.300 euro previsti per il 2019, quest’anno pagherà poco più di 2.200. Qui di seguito riproponiamo per questa categoria la tabella completa.

Per quanto riguarda i pubblici esercizi, bar-pasticcerie e ristoranti-pub-pizzerie gli sgravi possono superare a Ravenna il 70%. Nei comuni della Romagna Faentina la riduzione si attesta a oltre il 50%, mentre negli altri Comuni della provincia la Tari diminuisce dal 20 al 30%. Per dare una entità economica del risparmio a Faenza un bar che occupa una superficie di 50 metri quadrati invece di pagare i quasi 550 euro del 2019, pagherà poco più di 250 euro.

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