martedì
01 Luglio 2025
#ioapro

Un pub di Ravenna e un ristorante di Marina riaprono nonostante i divieti

La protesta dei locali contro le chiusure imposte dal Governo: «Abbiamo bisogno di lavorare. E ci sono già delle prenotazioni...»

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Mac Gowan
Uno scorcio del Mac Gowan

Arriva anche a Ravenna l’onda della disobbedienza civile del movimento #Ioapro, nato in questi giorni sui social (senza l’appoggio delle associazioni di categoria) e che si propone l’obiettivo di veder riaprire da venerdì 15 gennaio bar e ristoranti in primis, ma anche le altre attività bloccate dalle norme anti Covid. Indipendentemente dal nuovo Dpcm e dal colore della zona di riferimento.

E così bar e ristoranti si stanno organizzando per riaprire anche alla sera in zona gialla (dove le norme prevedono la chiusura alle 18) e tutto il giorno in zona arancione o rossa, dove i locali invece sono obbligati a restare come noto chiusi, se non per asporto e delivery.

In caso di (probabile) multe, i promotori dell’iniziativa mettono a disposizione i propri legali gratuitamente – decine in tutta Italia, si legge nelle vari gruppi social – per contestarle in maniera collettiva.

A Ravenna e dintorni sono due al momento i locali che confermano di voler partecipare all’iniziativa.

Uno è il noto pub Mac Gowan di via Renato Serra, in centro a Ravenna. «La nostra intenzione è di aprire tutto il weekend, a partire dalle 13 di venerdì, fino alle 21.30, o comunque fino a quando ci sarà gente. Rispettando le regole anti Covid ovviamente, quindi mascherine, 4 persone al massimo in un tavolo, gel igienizzante a disposizione dei clienti. Di certo un modo per restare con conviventi e amici molto più sicuro di una cena a casa. Siamo infatti arrivati al paradosso che le persone si incontrano nelle case e non possono farlo, in sicurezza, nei locali. Noi però non ce la facciamo più e abbiamo bisogno di lavorare per sostenerci. Quindi riapriamo».

Da Matteo Marina RavennaA tentare la carta della riapertura “fuorilegge” è anche il ristorante Da Matteo di Marina di Ravenna. «Abbiamo già delle prenotazioni – ci dice al telefono la titolare –, vedremo come andrà. Sono incensurata e credo che non finirò in galera… Ci sentiamo presi in giro e ci siamo stufati, non possiamo continuare così, abbiamo bisogno di tornare a lavorare. Abbiamo deciso di riaprire (a pranzo e cena, ndr) e mi dispiace non vedere un’adesione massiccia anche di altri ristoranti e locali a Marina e Ravenna. Anzi, ho paura che saremo solo noi…».

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