Crisi Covid: 2.232 famiglie chiedono i buoni spesa. La maggioranza è sotto i 50 anni

Lo Stato ha assegnato 1,3 milione di euro da distribuire tra i comuni di Ravenna, Faenza, Cervia e Russi: da 200 a 520 euro per nucleo in base alla composizione. Intanto in provincia 300 bar e ristoranti chiedono i ristori della Regione

DSC 5039Una misura della crisi economica dovuta all’emergenza sanitaria può venire dai numeri delle richieste di sussidi per famiglie e imprese. Alcune istituzioni locali hanno reso noto i numeri di quanti si sono rivolti a loro a seconda delle possibilità offerte.

Buoni spesa per famiglie

Dal 4 gennaio sono state presentate 1.150 richieste di buoni spesa dai fondi statali per la solidarietà alimentare assegnati al Servizio sociale associato dei Comuni di Ravenna, Cervia e Russi. La fascia di età prevalente tra i richiedenti è quella tra i 40 e i 50 anni e per la maggior parte le domande riguardano nuclei familiari composti da due-tre persone.

I fondi a disposizione ammontano a un milione e 50mila euro (per la precisione 833mila euro per Ravenna, 153mila per Cervia e 65mila per Russi). I buoni spesa vengono progressivamente erogati, sino ad esaurimento delle risorse disponibili, con accredito sulla tessera sanitaria a chi ne ha diritto e sono utilizzabili fino al 31 dicembre negli esercizi pubblicati sul sito del Comune di Ravenna. L’entità del buono spesa è commisurata al numero dei componenti del nucleo familiare: 200 euro per i nuclei composti da una sola persona, 240 per quelli composti da due persone, 320 per quelli composti da tre persone, 400 per quelli composti da quattro persone, 520 per quelli composti da cinque o più persone. L’intervento potrà trovare possibilità di proroga a seconda delle risorse disponibili inoltrando ulteriore richiesta.

Alla pagina https://www.comune.ra.it/coronavirus/buoni-spesa/ si trovano il collegamento alla piattaforma e tutte le informazioni sui requisiti e le modalità per l’ottenimento. Per i nuclei familiari già in carico al Servizio sociale non è necessaria la presentazione della domanda tramite la piattaforma, in quanto lo stato di bisogno che motiva l’erogazione del buono spesa può essere rilevato d’ufficio.

A Faenza sono invece 1.082 i buoni spesa distribuiti potendo contare su 310mila euro arrivati dallo Stato ai quali si aggiungono 40mila euro donati dalla Cisa/Allegion e alcune migliaia di euro arrivati da donazioni private.

Ristori regionali per bar e ristoranti

Sono oltre trecento le domande già presentate alla Camera di Commercio di Ravenna, in poco più di una settimana, per ottenere i ristori a bar e ristoranti voluti dalla Regione Emilia-Romagna (in aggiunta a quelli decisi dal Governo). In totale più di 21 milioni di euro le risorse stanziate da Piacenza a Rimini. In provincia di Ravenna duemila aziende potenzialmente interessate. C’è tempo fino alle 10 di mercoledì 17 febbraio per presentare domanda ed ottenere un contributo a fondo perduto fino a un massimo di tremila euro.

Beneficiarie dei contributi sono le imprese aventi qualsiasi forma giuridica con codice Ateco primario 56.10.11 o 56.3, regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese  in data antecedente all’1 novembre 2020. Esse devono risultare attive alla data di apertura del bando, non devono avere cessato l’attività alla data del provvedimento di liquidazione del contributo e devono avere almeno un’unità locale aperta al pubblico in Emilia-Romagna. Tra i requisiti, quello di aver avuto un calo del fatturato medio, nel periodo ricompreso tra l’1 novembre 2020 e il 31 dicembre 2020, pari o superiore al 20 oercebti rispetto allo stesso periodo del 2019 ovvero, a prescindere dal fatturato, siano state attivate nel periodo dall’1 gennaio 2020 all’1 novembre 2020. Tutte le domande ammissibili avranno diritto al contributo, che varierà a seconda del numero delle domande ammesse.

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