«Spot tv per il turismo. Sì al pass vaccinale. E servirebbe un altro bonus vacanze»

L’assessore regionale Corsini: ««Le regole “Covid free” devono valere per tutti. In maggio dobbiamo riaprire tutto, senza un “liberi tutti”, per non chiudere più»

Corsini Bonaccini Accorsi

L’assessore Corsini durante la presentazione dell’accordo con Stefano Accorsi, l’anno scorso

Circa due milioni di euro dalla Regione per due spot televisivi che avranno il compito di rilanciare il turismo in Emilia-Romagna, non appena si potrà tornare a viaggiare.

«La pubblicità in tv, soprattutto se fatta in determinati orari, e in particolare in questo periodo in cui siamo costretti a restare in casa, conta parecchio», commenta l’assessore al Turismo della Regione, il ravennate Andrea Corsini.

Chi sarà protagonista degli spot?
«Il primo, sul turismo culturale – tra borghi, città d’arte, cammini e musei, con tanto di riferimento a Dante 700 – vedrà come protagonista Stefano Accorsi. Il secondo sarà più specifico sulla Romagna, sul comparto balneare ma non solo, e stiamo ancora valutando se proporre sempre Accorsi, oppure farlo senza un volto noto».

Avete puntato comunque molto sui testimonial in questi anni: chi saranno gli altri per la stagione 2021?
«Sono confermati Alberto Tomba per l’Appennino e i percorsi trekking, Davide Cassani per il cicloturismo, Andrea Delogu per i canali social e la radio. E poi alcuni ospiti arriveranno nel corso della stagione e saranno in Riviera per promuoverla, come Michelle Hunziker e Simona Ventura».

Si aspettava di essere alle prese con il Covid anche per la Pasqua 2021?
«Sinceramente no. Sapevamo tutti che ci sarebbe stata una seconda ondata in autunno, ma non che ce ne sarebbe stata una terza in primavera».

Abbiamo sbagliato qualcosa?
«Credo che la principale causa risieda nelle varianti. Anche se ci sono stati oggettivamente comportamenti irresponsabili delle persone. E un ritardo nella somministrazione dei vaccini che stiamo scontando tuttora».

Lei nelle settimane scorse aveva rivolto un appello a riaprire anche di sera bar e ristoranti… Crede sia necessaria una modifica degli orari delle varie zone?
«Io auspico il superamento della suddivisione tout court della colorazione dell’Italia, un ritorno in primavera perlomeno alla situazione dell’anno scorso. Realisticamente, mi accontenterei di vedere in maggio i ristoranti aperti anche di sera. Bisogna riaprire tutto, ma senza un “liberi tutti”, rispettando le misure anti Covid, che resteranno in vigore, per poi non chiudere più, grazie anche al numero di vaccinati che nel frattempo sarà aumentato sensibilmente».

Cosa ne pensa dei progetti Covid Free di cui si parla all’estero e anche in alcune zone d’Italia per far ripartire più velocemente il settore? Albergatori propongono di studiare qualcosa del genere anche per la riviera romagnola…
«Non sono d’accordo, sono fughe in avanti che creano solo competizione tra le regioni italiane, oltre che confusione e disorientamento tra i clienti. È tutta l’Italia che deve diventare Covid Free. Così come deve essere l’Unione Europea a definire una regola comune».

In linea teorica è comunque d’accordo sul metodo del passaporto vaccinale?
«Sì, credo sia una buona proposta quella del “corridoio verde” europeo che consenta gli spostamenti a chi è vaccinato o in alternativa a chi si sottopone a tamponi prima della partenza e all’arrivo a destinazione».

Torneranno gli stranieri già quest’anno?
«Dipende da tante cose, al momento però noi abbiamo preparato una strategia di comunicazione e promozione rivolta esclusivamente al mercato italiano. Siamo nella fase in cui secondo le previsioni saranno ancora gli italiani a riscoprire l’Italia. Abbiamo comunque pronto anche un piano per il mercato tedesco, quello che si può muovere in auto verso la nostra regione».

Tra le altre iniziative pubbliche va citato il cosiddetto bonus vacanze del Governo Conte. Che giudizio ne dà?
«Ha funzionato e credo sia stato positivo. Tanto che come Regione abbiamo chiesto al Governo di riproporlo anche per il 2021 (al momento ne è stato solo prorogato l’utilizzo fino a fine anno, ma solo per chi non l’aveva ancora utilizzato, ndr)».

La Regione potrebbe proporne uno suo, per incentivare il turismo, come sta facendo San Marino?
«No, non è una soluzione fattibile».

Gli hotel sono ovviamente in difficoltà, avete previsto dei ristori anche per gli albergatori?
«Abbiamo in parte “rimborsato” quelli prettamente invernali, colpiti dalle chiusure delle piste da sci, ma agli altri no, non siamo in grado di dare ristori. È il decreto Sostegni del Governo che dovrebbe prevederne, anche se il vero “ristoro” per gli albergatori sarebbe quello di poter finalmente tornare a lavorare, superando una volta per tutte le limitazioni agli spostamenti».

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