I bagni con licenza da pubblico esercizio sono pronti. Per gli altri non ci sono certezze: «Ma è giusto far lavorare in questi primi giorni in esclusiva i ristoranti», dice un bagnino

A poche ore dalla data x del 26 aprile, ancora gli stabilimenti balneari non sanno esattamente se potranno riaprire.

Nel testo definitivo del decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale, infatti, non c’è traccia dell’attività degli stabilimenti balneari. Tanto che anche tra gli operatori della cooperativa Spiagge (che riunisce gli oltre duecento stabilimenti del comune di Ravenna) si brancola nel buio, o quasi. «Siamo in attesa di un chiarimento, speriamo in questi giorni», ci dice il direttore Riccardo Santoni. Allo stesso modo, non sono in grado di fornirci una risposta dalla Regione.

L’unica certezza è che dal 26 aprile potranno riaprire quegli stabilimenti che hanno la licenza annuale di pubblico esercizio, di fatto ristoranti veri e propri. Che come gli altri ristoranti potranno riaccogliere i clienti a partire dal 26 aprile, ma solo all’aperto.

Nel litorale ravennate, però, se ne contano sulle dita di una mano. Uno è il noto Bbk di Punta Marina. «Stiamo allestendo il bagno – ci dice al telefono Alessando Zangaglia – e dal 30 aprile apriremo il nostro ristorante all’aperto sulla spiaggia. Con la speranza di non dover più chiudere. E con il dovuto distanziamento, ben superiore a quello previsto da regolamento».

Anche il vicino Miramare, sempre a Punta Marina, è pronto a riaprire, già da lunedì 26. «Inizialmente terremo aperti per pranzo, visto che la sera è ancora freddo, per dare un segnale di ripartenza. Sperando che i contagi restino sotto controllo e si possa poi lavorare almeno come l’estate scorsa».

Gli stabilimenti balneari tradizionali, con i loro servizi da spiaggia, hanno come data di partenza quella del 15 maggio, comunicata dal Governo presentando il decreto (ma, come detto, non messa nero su bianco nel testo). Qualcuno, però, potrebbe riaprire anche prima, con i servizi di ristorazione, sfruttando proprio questa mancata chiarezza delle norme.

Ma tra i bagnini ravennati c’è anche chi preferisce rimandare l’apertura. «Credo sia giusto dare la possibilità ai ristoranti del centro e del resto del territorio di poter lavorare quasi in esclusiva per queste prime settimane – commenta Marco Di Marco, titolare del bagno Oasi di Marina di Ravenna -. Noi potremo riaprire il 15 maggio e sono certo che la gente non mancherà. Già ora in tanti ci chiamano per avere informazioni, desiderosi di tornare in spiaggia. Farci riaprire fin da subito sarebbe stato un danno ulteriore per i ristoratori, già molto provati».