In occasione dell’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, Cna Ravenna rende loro omaggio. Si parte da due dati per inquadrare lo scenario locale: in provincia il 21 percento delle imprese sono a maggioranza femminile nei ruoli dirigenziali e e il 37 percento delle imprese associate a Cna ha una donna alla guida.
Il sistema Cna Ravenna, afferma la stessa associazione di categoria in una nota per la stampa, vede oltre il 70 percento di forza lavoro al femminile «e non c’è mai stato differenziale retributivo tra uomini e donne».
«Occorre sottolineare – ha affermato Marianna Panebarco, vicepresidente di Cna Ravenna e Cna Nazionale – il ruolo che le donne hanno guadagnato negli anni con tenacia, sacrifici e caparbietà». Tuttavia, è ancora molta la strada da percorrere per superare le differenze di genere. «Nonostante i grandi passi avanti fatti, – ha continuato la vicepresidente – se pensiamo alla violenza, sia fisica sia psicologica, sulle donne la situazione resta emergenziale».
«Oggi vogliamo anche ricordare le donne ucraine – ha aggiunto Nicoletta Cirelli, presidente di Cna Impresa Donna Ravenna – che stanno affrontando con coraggio e forza una situazione difficilissima, che auspichiamo si risolva quanto prima».
Il primo intervento è stato quello di Marisa Savorelli, che ha raccontato la sua esperienza personale e il progetto “Associazione 505”, un gruppo di imprenditrici del settore dell’acconciatura di tutta Italia. Queste ultime hanno dato vita al libro “Noi prima di noi”, che raccoglie le storie di vita personale e imprenditoriale delle componenti del gruppo e il ricavato delle vendite è devoluto a Linea Rosa.
Successivamente sono intervenute Alessandra Bagnara e Monica Vodarich, rispettivamente presidente e vicepresidente di Linea Rosa, l’associazione che combatte la violenza di genere. «Grazie alla rete che in trent’anni abbiamo creato sul territorio, al lavoro dei soggetti che collaborano con noi – queste le loro parole – e al supporto dell’intera città, siamo in grado di aiutare efficacemente tutte le donne che si rivolgono a noi. Tutto ciò permette di restituire alle donne vittime di violenza l’indipendenza che era stata loro tolta».
È stata poi la volta di Daniela Toschi, presidente di Alice Ravenna (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale), che ha spostato l’attenzione sulle donne caregiver. Spesso sono le donne a prendersi cura dei malati in famiglia. L’associazione opera a sostegno di queste persone, per dare loro un aiuto nella gestione dei pazienti.
In conclusione, è intervenuto Matteo Leoni, presidente Cna Ravenna, che ha sottolineato l’importanza dell’impresa femminile per lo sviluppo del territorio e del Paese. «I ruoli imprenditoriali ricoperti dalle donne in Italia nel 2021 – ha commentato Matteo Leoni – sono 2,8 milioni, ossia più di un quarto del totale (26,8%), le donne operano mediamente in un’impresa su due e le stesse rivestono ruoli apicali (titolare o amministratore) quasi in un’impresa su tre, principalmente nei servizi alla persona. L’impresa femminile è cresciuta in modo più deciso proprio durante i mesi della pandemia, dando un contributo cruciale alla tenuta del nostro sistema economico».