Hera approva i risultati del 2021: 10 miliardi di ricavi, crescita del 49%

Utili per oltre 372 milioni. Agli azionisti un dividendo più elevato. Nel settore energia venduti maggiori volumi di gas

Venier E Tommasi Di Vignano Hera

Stefano Venier e Tomaso Tommasi di Vignano, ad e presidente di Hera

Approvati all’unanimità dal cda della multiutility Hera spa i risultati economici consolidati al 31 dicembre 2021 e la relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti, insieme al bilancio di sostenibilità.

I ricavi dello scorso anno salgono a 10,55 miliardi di euro, in rialzo del 49,1 percento rispetto ai 7 miliardi del 2020, in crescita in tutte le aree. In particolare, nei settori energy hanno inciso i maggiori ricavi per le attività di intermediazione, i maggiori volumi venduti di gas e l’aumento dei prezzi delle commodities energetiche, oltre alla crescita dei servizi energia e dei servizi a valore aggiunto per i clienti. In aumento anche i ricavi del settore ambiente, per le maggiori materie plastiche vendute e per le acquisizioni nel mercato industria. Da segnalare, infine, il contributo dei servizi a rete (sia regolati sia per conto terzi) e degli altri servizi quali illuminazione pubblica e telecomunicazioni.
Il margine operativo lordo (Mol) sale a quota 1.223,9 milioni di euro, in aumento del 9 percento rispetto ai 1.123,0 milioni di euro del 2020. Questo incremento è legato alle performance delle aree energy, che comprendono anche i servizi energia legati all’efficienza energetica negli edifici abitativi (bonus facciate e superbonus 110%). Sale anche il risultato operativo netto a 611,7 milioni di euro, in crescita dell’11 percento rispetto ai 551,3 milioni del 2020, nonostante i maggiori accantonamenti e ammortamenti per i nuovi investimenti eseguiti nei settori operativi.

L’utile netto al 31 dicembre 2021 sale a 372,7 milioni, in rialzo del 15,5% rispetto ai 322,8 milioni dell’anno precedente. A conferma dell’attenzione alla generazione di valore per gli azionisti e in linea con quanto annunciato lo scorso gennaio in sede di presentazione del Piano industriale al 2025, in considerazione dei positivi risultati raggiunti, il Consiglio di Amministrazione ha deciso di proporre all’Assemblea dei Soci del 28 aprile la distribuzione di un dividendo di 12 centesimi per azione, in rialzo rispetto a quanto previsto nel precedente documento stategico.

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