Fino a dicembre 2022 le attività nel comune di Ravenna potranno usufruire delle agevolazioni introdotte nel 2020 per rispondere al Covid
Nel 2020, dopo la dichiarazione dello stato di emergenza per il Covid fu disposta la chiusura forzata di molte attività economiche e inoltre molte aziende, pur non obbligate alla chiusura, decisero di sospendere in ogni caso la propria attività, per l’oggettiva impossibilità di garantire misure minime di sicurezza e distanziamento.
Il Comune di Ravenna ha adottato diversi provvedimenti quali il differimento dei termini di pagamento della Tosap (tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche) e dell’Icp (imposta comunale sulla pubblicità), del canone unico patrimoniale sostitutivo (di Tosap e Icp), il differimento del sistema di rateizzazione dei tributi comunali e delle scadenze Imu e Tari, un sistema articolato di esenzioni Tari finanziato direttamente dal Comune, sia per il 2020 che per il 2021, a favore delle attività produttive poste sul territorio del Comune di Ravenna.
«Avevamo il dovere – ha dichiarato il capogruppo Pd Massimo Cameliani, ex assessore alle Attività produttive – di venire incontro alle difficoltà create dalle chiusure dovute alla pandemia e consideriamo che adesso gli esercenti sono alle prese anche con i rincari dell’energia e l’incertezza della guerra in Ucraina. Questi provvedimenti si sono dimostrati molto positivi per la nostra città perché hanno permesso ai gestori di trovare sollievo economico e ai cittadini di godere di una città più viva. Il centro storico e i quartieri sono diventati accoglienti e vivaci per cittadini e turisti e credo che le iniziali perplessità di pochi siano state superate nel vedere quanto si è abbellita la città con i tavolini all’aperto. Da un lato siamo riusciti a sostenere le attività in difficoltà, dall’altro abbiamo migliorato la qualità dello spazio pubblico offrendo nuovi spazi ai cittadini. Questo nuovo disegno continuerà a contribuire a valorizzare il centro storico, accrescendone l’attrattività».