Offshore, il colosso cinese licenzia tutti i 52 lavoratori della sede di Ravenna

Si tratta della Cmit Europe, insediatasi nel 2018 nel palazzo che fu del gruppo Ferruzzi con l’obiettivo di investire 10 milioni di euro

Cmit Europe Inaugurazione

L’inaugurazione della sede ravennate nel 2018

Ravenna perde un pezzo del proprio comparto offshore. Sono infatti state avviate le procedure per il licenziamento di tutti i 50 dipendenti, e i 2 dirigenti (compreso l’amministratore delegato Stefano Schiavo), della Cmit Europe, sede europea del colosso statale China Merchant Industry.

Il gruppo cinese si era insediato a Ravenna in grande stile nel 2018, con tanto di sede prestigiosa – nel palazzo che fu del Gruppo Ferruzzi, in via Gardini – e un investimento di 10 milioni di euro, con la promessa di assumere cento persone entro due anni (i primi assunti furono gli ingegneri in uscita da Comart, l’azienda del gruppo Tozzi colpita dalla crisi).

A Ravenna si è occupata di progetti per l’offshore nel settore oil&gas e di interior design. Con il Covid e la guerra, le commesse si sono via via ridotte, tanto da arrivare al cambio di strategia.

La notizia era riportata sul Carlino Ravenna in edicola ieri, 14 luglio, mentre nuovi dettagli sono nell’edizione odierna del Corriere Romagna.

La prossima settimana gli incontri con i sindacati, ma la strada sembra ormai tracciata. Per i dipendenti – sempre regolarmente pagati, a quanto pare – non c’è un’alternativa di ricollocamento, non essendoci altre sedi oltre a quelle cinesi.

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