Il 10 ottobre il frantoio in collina aprirà per ricevere le olive dei soci. Il caro energia potrebbe incidere sul prezzo del prodotto
La campagna 2022, nonostante le difficoltà climatiche e in particolare la forte siccità, potrebbe dunque concludersi con una delle raccolte migliori degli ultimi 20 anni: “Le piante hanno resistito bene al caldo secco e le ultime piogge di fine agosto e inizio settembre hanno consentito un recupero dal punto di vista produttivo all’interno di un contesto fitosanitario che non ha evidenziato presenza di mosca dell’ulivo”. Il risultato è che
Quindi olive in salute, buone e in abbondanza. Perlomeno a Brisighella, culla provinciale dell’extravergine dove in particolare le varietà di ulivi più antiche e autoctone hanno reagito bene al gran caldo. Nettamente diverso, invece, il trend che si registra a livello nazionale con cali di produzione fino al 30% proprio per via della siccità e dello stress idrico che ha colpito da nord a sud gli oliveti.
«Ci sono tutte le condizioni per una raccolta importante e per un olio di altissima qualità – conferma Stefano Monti, Presidente di Coldiretti Brisighella nonché socio conferitore alla Cab – preoccupano semmai i pesanti rincari di energia e materie prima che purtroppo accomunano tutta Italia pesando non poco sulle aziende dove i costi di coltivazione sono praticamente raddoppiati».
Olivicoltori e frantoiani sono infatti costretti a fronteggiare l’incremento dell’elettricità, i cui costi sono quintuplicati. «I rincari energetici e le difficoltà di approvvigionamento dei materiali sono una vera spina nel fianco – commenta il Presidente della Cab Sergio Spada – dal punto di vista energetico durante l’anno, grazie all’impianto fotovoltaico installato sul frantoio già nel 2013 , siamo riusciti a coprire interamente il fabbisogno energetico aziendale, ma con la molitura che è operazione molto energivora e prevista sulle 24 ore giornaliere, saremo costretti ad acquistare energia dalla rete con un inevitabile aumento dei costi. Confidando che il nuovo Governo prenda un provvedimento per calmierare i prezzi – conclude – noi faremo tutto il possibile per evitare che il rincaro ricada eccessivamente su produttori e consumatori».
«L’olio extravergine è elemento fondamentale della dieta mediterranea e patrimonio del Made in Italy agroalimentare che come Coldiretti – commenta il Direttore di Coldiretti Ravenna Assuero Zampini – continueremo a difendere e valorizzare insieme a tutti i produttori a livello nazionale ed estero forti di una crescita dell’export che per l’olio evo nell’ultimo anno, nonostante le tensioni internazionali, ha fatto segnare un ragguardevole +23%».