mercoledì
27 Agosto 2025
Sviluppo

Una legge regionale per attrarre talenti dall’estero e riprendere i cervelli in fuga

L'Emilia-Romagna ha approvato un pacchetto di misure con uno stanziamento di diversi milioni di euro per puntare sull'innovazione e i giovani

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Person Holding Laboratory Flask 2280571Agevolazioni alle imprese che assumono giovani che rientrano dall’estero o interessati a lavorare o fare ricerca in Emilia-Romagna; percorsi formativi personalizzati; percorsi di specializzazione e qualificazione attraverso una rete di master in strutture e scuole di alta formazione; pacchetti di servizi di welfare (nidi, scuole, alloggi, conciliazione dei tempi di vita e lavoro) per i giovani e le loro famiglie. Sono queste le misure principali della legge appena approvata nel consiglio regionale dell’Emilia-Romagna per attrarre e trattenere giovani talenti o richiamare in patria i cosiddetti cervelli in fuga.

La legge porta la firma della giunta Bonaccini ed è la prima del genere nel panorama nazionale.

L’obiettivo della legge passa anche per l’offerta che arriva dalle nuove frontiere del supercalcolo, del digitale e della scienza per lo sviluppo umano. Elementi che sempre di più caratterizzano la Data Valley dell’Emilia-Romagna, hub europeo dei Big data grazie alle Reti dei Tecnopoli, dell’Alta Tecnologia e dell’Alta Formazione, con al centro il Tecnopolo di Bologna, dove già si trovano il supercomputer europeo Leonardo e il Data Centre del Centro meteo europeo. Con uno stretto collegamento fra Atenei e sistema delle imprese.

La legge regionale è stata al centro del confronto con le parti sociali e definisce quello che sarà l’impegno condiviso di più soggetti: istituzioni pubbliche ed Enti locali, Università e centri di ricerca, sistema delle imprese, delle professioni e organizzazioni sindacali, Fondazioni e Camere di Commercio. Anche attraverso accordi di collaborazione e di partenariato con altre regioni, nonché con istituzioni e network europei e internazionali.

Le misure previste saranno garantite attraverso Fondi europei, in particolare per formazione, occupazione e residenzialità, e del bilancio regionale: da quest’ultimo, già a partire da quest’anno è previsto un primo stanziamento di 2 milioni di euro per le imprese che assumeranno.
Ma nel complesso le risorse che concorreranno al raggiungimento del traguardo fissato sono molte di più, basti pensare agli oltre 100 milioni di euro che la Regione investe per il diritto allo studio universitario assicurando borse di studio in denaro e servizi al 100% degli studenti idonei, per garantire a tutti le stesse opportunità, al di là di condizione economiche e provenienza.

Sono poi disponibili i 13 milioni di euro previsti sempre nel bilancio 2023 per finanziare i progetti sull’attrazione degli investimenti selezionati nell’ultimo bando della legge regionale 14/2014, con quote previste per assunzioni di personale qualificato o per l’ingresso in impresa di ricercatori. Fondi a cui andranno aggiunti quelli di tutti i soggetti coinvolti, dalle altre istituzioni ai privati.

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