Un polo di ricerca nazionale con l’Università per la sicurezza sul lavoro

Iniziativa di Regione e Comune accanto al Centro ricerche ambiente, energia e mare. Focus su tecnologie avanzate e sensoristica, con laboratori di ricerca a cura dell’ateneo di Bologna

6Un nuovo polo di ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico altamente innovativo dedicato ai temi della salute e della sicurezza sul lavoro sorgerà a Marina di Ravenna. L’iniziativa viene annunciata da Comune e Regione oggi, 13 marzo, 36esimo anniversario dell’incidente al cantiere navale Mecnavi in cui morirono 13 operai.

Per migliorare le condizioni di salute e sicurezza sul lavoro lo sviluppo e la diffusione di soluzioni tecnologiche avanzate sono fondamentali. Da qui l’idea della Regione Emilia-Romagna sostenuta dal Comune di Ravenna, di creare un Centro di rilievo nazionale. Il primo mattone sarà posato con l’attivazione dello spazio Sicurezza, Sensoristica e Automazione per l’Innovazione della Logistica e del Lavoro (Ssaill) accanto all’esistente Centro ricerche ambiente energia e mare, negli spazi del Comune di Ravenna riallestiti grazie al sostegno della Regione Emilia-Romagna.

L’avvio delle attività si inquadrerà nell’ambito del progetto della Casa delle Tecnologie emergenti, condiviso tra Comune di Ravenna, Città Metropolitana di Bologna e Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro-Settentrionale, con il coinvolgimento del sistema di ricerca, sviluppo e innovazione che caratterizza i territori bolognese e ravennate (con partner come Cineca, Bi-Rex e Università di Bologna), e sostenuto da fondi Fsc gestiti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

L’obiettivo è quello di avviare un polo di ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico di altissimo profilo e specializzazione, in rete con il sistema pubblico e sanitario da un lato, imprenditoriale dall’altro. Un centro nel quale opereranno competenze autorevoli e altamente specializzate, che possa supportare il sistema della prevenzione (aziende e loro organizzazioni, organizzazioni dei lavoratori, aziende Usl, Regione e altre pubbliche amministrazioni) con compiti esclusivi di ricerca e sviluppo, trasferimento di conoscenze e tecnologie, definizione di buone pratiche e linee guida e supporto alla formazione di alto livello. La sua realizzazione integrerà le attività delle altre istituzioni pubbliche che operano in questo campo.

Il nuovo polo si concentrerà sullo sviluppo di tecnologie avanzate per la salute e sicurezza del lavoro, con particolare riferimento alla sensoristica, e dovrà lavorare in stretto raccordo con le imprese di diversi comparti, per studiare soluzioni applicabili e customizzate sulle diverse casistiche. Ravenna rappresenta una sede emblematica e funzionale allo sviluppo e applicazione di queste tecnologie alle diverse filiere rappresentate sul territorio, che spaziano da logistica a navigazione, manifattura, chimica, energia, ma anche agricoltura.

L’attività di ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico sarà in capo all’Università di Bologna: la Medicina del lavoro dell’Ateneo bolognese è all’avanguardia a livello internazionale nell’uso della sensoristica per la salute e sicurezza del lavoro, con diversi brevetti già depositati ed altri in via di sviluppo. Una volta attivato il centro di ricerca si potranno collocare a Ravenna ulteriori iniziative formative nel campo della sicurezza del lavoro.

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