Confermato per il sesto anno consecutivo il sostegno economico alle famiglie da parte della Regione Emilia-Romagna, per ridurre i costi delle rette dei centri estivi. Per il 2023 sono previsti sette milioni di euro, provenienti dal Fondo sociale europeo: alla provincia di Ravenna spettano 591.122 euro.
Le risorse saranno ripartite tra i Comuni e le Unioni di Comuni capofila di Distretto dell’intero territorio, per il riconoscimento del contributo che prevede fino a 300 euro per ciascun figlio (nel limite di 100 euro a settimana) di età dai tre ai tredici anni (17 se con disabilità certificata), quindi nati dal 2010 al 2020.
Le famiglie devono essere residenti in Emilia-Romagna e composte da entrambi i genitori (uno solo in caso di famiglie monogenitoriali) occupati, disoccupati in cerca di lavoro, in cassa integrazione o impegnati in compiti di cura. L’Isee annuo deve essere entro i 24mila euro, mentre non c’è alcun limite di Isee per le famiglie con figli affetti da disabilità.
La richiesta del contributo deve essere fatta al Comune di residenza: saranno infatti i Comuni aderenti al progetto a raccogliere le domande di accesso da parte delle famiglie residenti, a verificarne i requisiti e a concedere i contributi.
Nel 2022 sono state oltre 23mila famiglie che hanno potuto usufruire della misura regionale, ma per ampliare la platea dei beneficiari, ridurre il numero delle domande escluse dal beneficio e tutelare al tempo stesso le famiglie con redditi medio bassi la Giunta si è impegnata ad aumentare i fondi (1 milione di euro in più rispetto all’anno scorso) e a rimodulare il valore Isee di accesso.
«Per soddisfare il maggior numero possibile di richieste – afferma l’assessore regionale al Welfare Igor Taruffi – , i Comuni potranno anche integrare le risorse regionali con risorse proprie o con i fondi statali, che ci auguriamo questo Governo voglia stanziare in continuità con gli anni precedenti».