martedì
17 Giugno 2025
Agricoltura

Gelo notturno, la Regione Emilia-Romagna avvia una ricognizione sui danni nei campi

Diversi gradi sotto zero e coltivazioni in ginocchio. Gli agricoltori hanno lavorato tutta la notte con fuochi accesi e altri sistemi

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Dc72ae11 241a 49d9 8ef7 B1bd9b82471dDopo l’abbassamento delle temperature fino a sotto lo zero nella notte tra il 5 e il 6 aprile, anche nel territorio ravennate, in Emilia-Romagna sono in corso accertamenti per verificare eventuali danni a frutta e ortaggi, con le piante fiorite e le verdure in campo particolarmente esposte. Lo rende noto l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi: «Siamo molto preoccupati. Gli uffici hanno attivato una ricognizione su tutto il territorio regionale. Se ci saranno stati danni alle coltivazioni ci attiveremo come avvenuto nel 2020 e 2021, per fare richiesta di delimitazione e di deroga al Governo e al Parlamento a sostegno dei produttori colpiti».

Il ritorno del freddo, con aria polare proveniente dalla Norvegia per tutta questa settimana, si sta abbattendo su coltivazioni ingannate dal clima che si sono risvegliate prima del solito, con anche la maturazione in anticipo delle primizie che vengono bruciate dal gelo anomalo dopo un inverno caldo dal punto di vista climatologico e straordinariamente secco.

Coldiretti provinciale segnala danni ingenti sulle drupacee da Savarna a Russi, dalla Bassa Romagna sino alle colline del Faentino. A soffrire maggiormente albicocchi, peschi, ciliegi, in avanzato stato di vegetazione e fioritura, ma danni si segnalano anche su kiwi e vigneti: il rischio è di perdere i raccolti di un anno di lavoro. Gli agricoltori hanno lavorato tutta la notte per tentare di limitare i danni scaldando le piante con fuochi accesi nei frutteti, così da proteggere gemme e piccoli frutti già sugli alberi, ma anche attivando ventole e irrigazioni antigelo.

Legacoop Romagna registra temperature nei campi da meno 1 a meno 5 gradi da Ravenna alla Bassa Lughese, da meno 2 a meno 4 nella provincia di Forlì-Cesena a partire dalla mezzanotte di ieri. Una stima dei danni precisa sarà possibile solo nei prossimi giorni: questi fenomeni meteo sono un pesantissimo fattore di rischio soprattutto per le aziende agricole impegnate nella produzione di uva e frutta, tra l’altro già provate dalla grandine dei giorni scorsi. Legacoop Romagna è pronta, assieme alle proprie associate, ad attuare la ricognizione dei danni e a trasmetterla alle istituzioni preposte per chiedere l’attuazione delle procedure per il sostegno al reddito delle aziende agricole colpite.

Legacoop Romagna associa 62 cooperative nel settore agroalimentare che, a loro volta, organizzano oltre 21.550 imprese agricole, che occupano direttamente più di 7.200 persone e sviluppano un valore della produzione di circa 1,8 miliardi di euro.

Anche Cia Romagna comunica alcune temperature registrate in diversi territori. A Bagnacavallo sono state segnalate zone fino a -6°C con danno totale. Colpite dal gelo anche Cotignola e Barbiano da -2°C a -4°C con danni al momento stimabili fra il 30 e il 50%. Area San Bernardino circa -3,5°C, con danni sui vigneti. Nell’area di Voltana temperature fra -2°C e -3°C. Area Alfonsine -3,5°C con una perdita approssimativa per i vigneti intorno al 30%. Area Conselice -6°C. Nell’area di Ravenna fino a -4°C. Temperature sotto zero già dalle 22 del 5 aprile: dai – 2 ai – 3 per i territori di Russi e San Pietro in Vincoli; zona di Mezzano – 4. Zona faentino e colline fino a -4°C. Verso la collina sia a Faenza sia a Riolo Terme si segnalano danni verso il fondovalle, mentre nelle parti più alte il termometro non è andato sotto lo zero. Così nel casolano: danni probabili nelle parti basse dove si è arrivati a – 2°C.

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