mercoledì
25 Giugno 2025
Occupazione

A Russi servono 300 metalmeccanici, il Comune in campo per aiutare le aziende

L'offerta di lavoro delle aziende della metalmeccanica a Russi non incontra la domanda: secondo la sindaca ci sono 300 posti potenziali che restano vacanti. L'amministrazione pubblica avvia un progetto sperimentale per facilitare il reclutamento di figure professionali

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Industria Metalmeccanica Carpenteria Saldatura 4Le principali industrie e imprese artigiane della metalmeccanica a Russi avrebbero la capacità per circa trecento nuovi posti di lavoro ma l’offerta di lavoro resta insoddisfatta. A snocciolare il numero è stata la sindaca Valentina Palli – «Si tratta di un dato approssimativo ottenuto da colloqui con gli imprenditori» – l’11 aprile 2023 in municipio occasione della presentazione alla stampa di un progetto che vuole proprio aiutare le imprese a risolvere la carenza di personale e far conoscere ai giovani le opportunità lavorative del territorio.

Ecco il piano del Comune di Russi per aiutare l’industria metalmeccanica

Conoscere il mondo del lavoro a Russi” si articola in quattro mosse, di cui tre già definite. La prima ha già una data in calendario: sabato 27 maggio tutte le aziende interessante apriranno le porte per presentarsi ai potenziali interessati, un open day con cadenza annuale. La seconda mossa si concretizzerà a settembre: Job in Fira, uno spazio alla sagra paesana dedicato a orientamento, scuola, formazione e lavoro con esperti formatori per creare un ponte tra offerta e domanda di lavoro. La terza mossa sarà a ottobre: un incontro con genitori e ragazzi delle classi terze della scuola media di Russi per aiutarli a una scelta del percorso di studi che non trascuri le offerte del territorio in prospettiva.

Industria Metalmeccanica Carpenteria Saldatura 1E infine la quarta azione che ancora deve essere strutturata. L’obiettivo è imbastire un piano di formazione per  migliorare le competenze di chi sta sul lato della domanda. A questo fine, il Comune ha strutturato un sistema di partner che comprende le aziende del territorio, le associazioni di categoria (Cna, Confcommercio, Confartigianato e Confesercenti) e Aeca (Associazione Emiliano Romagnola di enti autonomi di formazione professionale). In particolare saranno proprio i formatori di Aeca a sfruttare i prossimi mesi per raccogliere informazioni dal territorio, attraverso questionari tra i giovani e incontri con le aziende, per arrivare a una fotografia dell’esistente e programmare percorsi di formazione. Alcune aziende hanno già dato disponibilità dei propri spazi operativi per ospitare i futuri corsi.

«Nel corso di colloqui che ho avuto nei tempi recenti con aziende locali è emersa da tutti la sistematica esigenza di personale che resta irrisolta – ha spiegato la prima cittadina –. Ho sentito di aziende che sarebbero pronte a fare ampliamenti ma non si muovono perché non hanno la certezza di avere il personale necessario. Questo ci ha spinto a voler fare qualcosa di concreto per risolvere il problema. Personalmente ho chiesto il coinvolgimento di alcune aziende per avviare i primi incontri, ma il tavolo di lavoro è aperto a tutti. Per il momento ci siamo concentrati sul settore metalmeccanico, tralasciando l’agricoltura».

Le aziende aderenti finora sono Officina Graziani, Frega Srl, Meccanica Mazzotti, Frigo Meccanica Group, Dmo, Dml e Kvenerland (scrivendo a comunicazione@comune.russi.ra.it si può aderire).

Gli imprenditori non trovano lavoratori

Industria Metalmeccanica Carpenteria Saldatura 10Ma perché le imprese non trovano lavoratori? Palli mette in fila alcuni elementi che possono concorrere alla spiegazione. «L’incontro fra domanda e offerta appare pregiudicato dalla non consapevolezza di ciò che il teritorio offre in termini di opportunità lavorative e dal fatto che non c’è la possibilità per le aziende di trovare profili in linea con le loro esigenze. Questo progetto pilota intende proprio potenziare il network tra ente locale, associazioni di categoria e mondo produttivo, e mira non solo a far conoscere le opportunità lavorative delle imprese, ma anche ad orientare le nuove generazioni verso una scelta consapevole del percorso di studi e/o lavorativo per generare sviluppo e benessere nel nostro territorio. Molti giovani partono proiettati verso Ravenna, Bologna o Milano, mettendo in conto che non possano esistere posti di lavoro qualificati a Russi e invece non è così». In secondo luogo c’è la sottolineatura di un scenario non solo russiano: «La carenza di metalmeccanici è avvertita in tutta la provincia e anche oltre, con ragioni che affondano anche nel calo generalizzato a livello nazionale di iscrizioni verso gli istituti tecnici». Infine un dato specifico per la città: «Le aziende che sarebbero disposte ad assumere lavoratori da fuori anche fornendo aiuti per gli affitti come benefit poi non trovano alloggi disponibili e questo limita l’attrattività del territorio».

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