domenica
15 Giugno 2025
settore ittico

Il parco eolico preoccupa i pescatori: Legacoop chiede garanzie e compensazioni

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Inviato un documento di “osservazioni” al Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica dove è all’esame il progetto. «Finora è mancato il confronto»

Agnes
Rendering parco eolico

Dai rappresentanti del settore ittico sono state inviate “osservazioni” al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che sta esaminando il progetto della società Agnes, che prevede un parco eolico da realizzare al largo delle coste ravennati, fino a lambire quelle riminesi. A presentare un proprio documento anche Legacoop Romagna, a seguito di due riunioni di confronto approfondito, svolte il 6 e 7 aprile, che hanno coinvolto le cooperative della pesca, i lavoratori del mare e i sindaci della costa, oltre alla società promotrice.

Il documento, inviato anche alla Regione e ai Comuni dei territori interessati, parte dalla considerazione che – con oltre 2.300 imprese nella pesca e acquacoltura e con più di 3.000 occupati e addetti (a cui si aggiungono imprese ed occupati di un indotto molto importante) – il settore ittico rappresenta per l’Emilia Romagna e in particolare per la Romagna, una componente importante. Nel testo, prima di tutto si chiede una distanza tra gli aerogeneratori tale da consentire il passaggio delle imbarcazioni e lo svolgimento delle attività di pesca, di qualsiasi tipo, ma anche e soprattutto che venga consentita la navigazione e l’attività ittica tra i due impianti previsti. La società proponente dovrà farsi carico – dicono le cooperative – di dotazioni di sicurezza specifiche per le imbarcazioni. Considerando poi che è molto complicato pescare a strascico in un parco eolico, si chiede che cavi ed elettrodotti siano interrati a una profondità di almeno due metri. «L’impatto sulla fauna marina sarà comunque inevitabile – scrive Legacoop –, quindi occorre che vengano prese tutte le precauzioni possibili».

Per quanto riguarda le coperture assicurative, visti i rincari che i pescatori dovranno affrontare, viene chiesto un contributo ad hoc per chi dovrà operare all’interno dei parchi eolici.
«Legacoop Romagna — dice il presidente Paolo Lucchi — ha deciso di presentare un proprio documento, non per contrastare l’iniziativa di Agnes, poiché pensiamo che l’eolico sia una delle potenzialità di produzione energetica che va sostenuta, nel nostro Paese, ma con lo scopo di ridurre gli effetti negativi. Nella pianificazione di un impianto eolico offshore, quindi, è fondamentale un dialogo preventivo con le parti interessate, soprattutto con i pescatori, le cooperative di pesca e le associazioni di categoria, cosa che, a nostro avviso, da parte dei soggetti proponenti è mancata fino a questo momento».

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