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Più della metà dei lavoratori erano irregolari: sospesa l’attività di un hotel

Sui lidi ravennati scoperto anche un dipendente in “nero” in un ristorante

L’attività alberghiera di un hotel sui lidi ravennati è stata sospesa dall’Ispettorato del Lavoro in quanto quattro lavoratori su sette sono risultati essere irregolari. In particolare un lavoratore extracomunitario (sudamericano) non era in possesso neppure del permesso di soggiorno adatto, essendo abilitato a restare nell’area “Schengen” solo a fini turistici e non per lavoro. Un tentativo di aggirare le norme, spiegano dall’Ispettorato, sempre più diffuso.

In un altro controllo, gli ispettori hanno invece accertato all’interno di un ristorante – sempre sui lidi ravennati – l’occupazione di un lavoratore completamente in “nero”.

Infine, l’Ispettorato del Lavoro di Ravenna ha avviato necessari approfondimenti volti a verificare indebite percezioni di contributi o integrazioni statali, come il reddito di cittadinanza.

Al momento sono state comminate sanzioni pari a 5 mila euro. Le verifiche interessano, nello specifico, anche la corretta applicazione dei contratti collettivi di riferimento, al fine di evitare fenomeni di divario salariale e di concorrenza sleale. Continuano infatti a essere presenti imprese – ci dicono dall’Ispettorato del Lavoro – che assumono lavoratori obbligandoli, per esempio, a saltare i giorni di riposo previsti nei contratti. Una prassi ai danni degli stessi lavoratori, ma anche delle tante aziende che rispettano invece i contratti, subendo appunto una vera e propria concorrenza sleale.