Sanità, protesta dei sindacati con volantinaggi e presidi: «Serve più personale»

Cgil, Cisl e Uil contro la Regione: «Chi va in pensione o si dimette deve essere sostituito»

PRESIDIO SINDACATO LAVORATORI PUBBLICI SANITà DAVANTI OSPEDALE RAVENNA

Un presidio degli anni scorsi

Volantinaggi e presidi di protesta (tra venerdì 3 e martedì 7 marzo) dei sindacati per chiedere più personale e la tutela dei diritti dei dipendenti della sanità in Emilia-Romagna.

«Una preoccupazione – si legge nella nota firmata da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl – che nasce dalle mancate risposte alle nostre istanze per il riconoscimento delle risorse necessarie alla valorizzazione del personale e soprattutto rispetto alla garanzia della sicurezza e della qualità dei servizi del nostro Sistema Sanitario Regionale e dei diritti contrattuali dei dipendenti. Infatti sicurezza, qualità e diritti devono necessariamente prevedere, tra le priorità, la completa sostituzione del personale cessato per pensionamento o per dimissioni volontarie, le stabilizzazioni di tutti coloro che ne hanno i requisiti e i rinnovi dei contratti a tempo determinato. Al contrario, da mesi, nelle aziende sanitarie queste necessità non vengono garantite per produrre risparmi di bilancio su indicazione della Regione. Oggi sulla sanità bisogna investire, anche con nuovi modelli organizzativi ma non tagliare sul personale».

I sindacati denunciano: «Ferie accumulate insieme a migliaia di ore di straordinario, che rimangono patrimonio inalienabile dei dipendenti, impossibili da pagare e da recuperare fanno infatti il paio con tempi di attesa per le prestazioni specialistiche ambulatoriali e chirurgiche in aumento e tempi di permanenza nei pronto soccorso ormai diventati inaccettabili. Viene spesso sbandierato da parte dell’Assessorato alla Sanità, il saldo del personale assunto dal 2018 ad oggi, pari a +7.300, ma la vera considerazione da fare è che se per 15 anni si è tagliato sulle assunzioni, in realtà chi è stato stabilizzato o assunto, viene impiegato per lo più a “rattoppare gli organici” e a ristabilire quella presenza di personale per garantire l’assistenza di qualità vanto della nostra Regione. Assunzioni che sono state necessarie anche per garantire gli organici “integrativi” (che per i non addetti ai lavori sono coloro che sostituiscono malattie, ferie, permessi a vario titolo) che purtroppo oggi sono all’osso, o addirittura assenti; ad esempio nel 70% dei casi, le lunghe assenze, come le maternità o le malattie di lungo periodo, non vengono sostituite».

«Dopo diversi solleciti – termina la nota dei sindacati – finalmente, come Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl siamo stati convocati il 7 marzo dall’assessore Donini, ma in vista di quella data, proprio perché non accetteremo ancora risposte prive di contenuti reali e fattivi, abbiamo deciso di riprendere un percorso vertenziale unitario e condiviso tra livelli territoriali e regionali proprio per evidenziare quanto per noi, e soprattutto per le donne e gli uomini che rappresentiamo, quell’incontro sia determinante. Una mobilitazione, che ci vedrà coinvolti a livello territoriale nelle Aziende Sanitarie».

NATURASI BILLB SEMI FAVE PISELLI 17 – 26 05 24
SAFARI RAVENNA BILLB 13 – 19 05 24
RFM 2024 PUNTI DIFFUSIONE AZIENDE BILLB 14 05 – 08 07 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24