«Bene il corso di laurea in meccatronica». Intanto l’ente formativo Sestante ha avviato un percorso di 300 ore per tecnico di gestione sostenibile e digitale dell’impresa
Da anni l’associazione si impegna per ridurre lo scollamento tra piani formativi ed effettive esigenze dei luoghi di lavoro, con iniziative rivolte a scuole superiori, università e tecnopoli, aprendo le porte delle imprese per far vedere come si lavora e quali competenze sono più ricercate. Il dialogo in effetti si è fatto più serrato, con progetti importanti avviati – ad esempio il nuovo corso di laurea professionalizzante in Meccatronica a Lugo, fortemente voluto dalle imprese associate del territorio.
Attraverso l’osservatorio di Unimpiego, la società di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro del sistema associativo, Confindustria rileva su Ravenna richieste sia di profili amministrativi, junior e con esperienza, sia di figure tecniche ed ingegneristiche, a partire dai progettisti meccanici. «Va segnalata – fanno sapere dall’ufficio comunicazione – la richiesta crescente di competenze trasversali per diversi ruoli: si nota un frequente bisogno di ingegneri o periti che possano svolgere la funzione di tecnici commerciali o sviluppo vendite, oppure ruoli come ingegneri di processo o produzione, o di tecnico di sviluppo delle filiere di fornitura in supporto all’ufficio acquisti».
Per tamponare le carenze della domanda di lavoro, Confindustria batte anche la strada della formazione: l’ente Sestante Romagna ha recentemente avviato un corso gratuito per formare tecnici della gestione sostenibile e digitale dell’impresa, un profilo professionale sempre più ricercato e richiesto anche sul territorio ravennate. Il percorso, rivolto a diplomati e laureati, prevede 300 ore di corso alla scuola Angelo Pescarini di Ravenna, e 200 in stage in aziende del territorio. «Accanto a questo, si conferma un grande interesse per il corso Ifts dedicato alla logistica, ambito industriale cui la città è particolarmente vocata, che vede un tasso occupazionale al termine del percorso dell’80 percento».