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Molino Spadoni non si ferma: in 40 al lavoro per sistemare le aree colpite

Il bilancio dell’azienda, che ha registrato allagamenti nella sede di Coccolia

Una foto dall’alto dell’area del Molino Spadoni, a Coccolia, del 16 maggio

Molino Spadoni, tra le aziende più colpite dall’alluvione che ha messo in ginocchio molte imprese della Romagna – nel ravennate in maniera particolare –, si è prontamente attivata per far fronte a questa drammatica situazione. Subito dopo l’esondazione del fiume Ronco, avvenuta nella serata dello scorso martedì in zona Coccolia, in cui ha sede lo stabilimento, l’azienda ha messo immediatamente all’opera idrovore e spurghi per aspirare l’enorme quantità di acqua e mettere al sicuro i dipendenti e l’intera struttura.

Per non rallentare l’attività, Molino Spadoni ha potenziato la produzione nelle sedi di Castiglione e di Savio di Ravenna, entrambe risparmiate, in attesa di ripristinare la completa operatività al mulino di Coccolia. Quest’ultimo occupa un’area estremamente vasta, per sistemare la quale si interverrà a zone, a partire dal ripristino del “tunnel del grano” e della linea di macinazione; in un secondo momento si agirà sulle altre unità colpite (palazzina archivi, palazzina amministrazione e palazzina laboratorio).

«Dopo una prima ricognizione e i danni ingenti constatati – dichiara Beatrice Bassi, delegata del Cda del Gruppo – 40 persone stanno lavorando alla sistemazione delle aree colpite. È stato creato un gruppo per affrontare in sinergia l’emergenza. Ringrazio tutti i dipendenti per la grande collaborazione: qui, come su tutto il territorio, si respira un forte senso di unione. La grande famiglia Molino Spadoni non si ferma: lo dimostra la partecipazione in corso alla fiera Tutto Pizza a Napoli, che rientra nel piano di iniziative previste e tutte confermate. Ovviamente ci siamo attivati anche per aiutare le persone soccorse a Faenza e a Brisighella con la donazione di pasti caldi».

La logistica legata all’e-commerce, che parte da Casa Spadoni di Faenza, è invece sempre rimasta operativa, il magazzino è tuttora ampio e fornito, quindi non si prevedono interruzioni di servizio. Lo staff commerciale Italia ed estero e gli uffici qualità, marketing e logistica sono stati convogliati al Mercato Coperto di Ravenna, di proprietà Spadoni, dove l’intero piano superiore da venerdì è adibito a quartier generale per lavorare nel modo più efficiente possibile.

Lunedì sono stati, inoltre, ripristinati i server che hanno consentito la ripresa delle attività di spedizione negli stabilimenti di produzione di Villa Selva e di Savio che, fortunatamente, non hanno subito danni pur essendo in una zona critica, così come la sede Keir di Ravenna che non si è mai fermata. Sempre da lunedì, con la riattivazione dell’elettricità e dell’acqua corrente, sono ripartite anche le Officine Gastronomiche Spadoni a Brisighella, mentre il Birrificio Molino Spadoni a Reda di Faenza, nonostante la località sia stata molto colpita, è stato risparmiato.

Infine il guasto nella cabina Enel di Coccolia, verrà riparato nella mattinata odierna (24 maggio) consentendo di rendere operativo il magazzino automatico.

«È ovvio che la catastrofe c’è stata e che quindi parte dei locali sono e resteranno inagibili nel tempo, alcuni dei nostri macchinari e prodotti sono andati dispersi, per noi e come per moltissime aziende del nostro territorio, ma questo non significa che ci fermiamo» – questo il pensiero unanime di Beatrice Bassi e Leonardo Spadoni.