Rigassificatore, si insedia la Conferenza dei servizi: 40 enti, 4 mesi per decidere

Prima riunione aperta da Bonaccini, presidente della Regione e commissario per l’infrastruttura che ha promesso a Mattarella di voler realizzare l’opera al largo della costa di Ravenna

BW Singapore Bird View 2 1Si è insediata stamani, 4 agosto, la Conferenza dei servizi che riunisce gli oltre quaranta enti coinvolti nel processo autorizzativo del progetto Snam per l’installazione di un rigassificatore galleggiante al largo di Ravenna e del suo collegamento con la rete distributiva nazionale (qui tutti i dettagli). La procedura autorizzativa dovrà concludersi entro 120 giorni, tempi molto più stretti rispetto al consueto.

I diversi soggetti sono chiamati a esprimersi, ognuno per la propria competenza, sulla fattibilità dell’opera per il presidente della Regione Stefano Bonaccini, commissario per l’infrastruttura nominato dal governo, si è già detto favorevole. Non mancano però le voci contrarie.

Numerosi i soggetti che compongono l’organismo che dovrà pronunciarsi. Fra questi, la Presidenza del Consiglio dei ministri e i ministeri della Transizione ecologica, dello Sviluppo economico, della Difesa e delle Infrastrutture e mobilità sostenibili; Ispra e Istituto superiore di sanità; il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, l’Università di Bologna, l’Enea. Ovviamente la Regione, con le strutture della Presidenza e le Direzioni generali Cura del territorio e dell’ambiente (che ha la responsabilità del procedimento); Conoscenza, ricerca, lavoro, imprese; Agricoltura, caccia e pesca. Quindi Arpae; Comune, Provincia e Prefettura di Ravenna; la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio; Vigili del Fuoco; Capitaneria di Porto; Autorità portuale; Consorzio di Bonifica; Romagna Acque; Azienda sanitaria locale; Enti parco. Ancora: Aeronautica, Marina, Esercito, Carabinieri, Agenzia delle dogane. Compresi i gestori delle principali infrastrutture nazionali come Rete ferroviaria italiana, Autostrade per l’Italia e Anas, Eni, Tim, Hera, Enea.

«Dobbiamo fare bene e velocemente – ha affermato Bonaccini nell’aprire la prima riunione della Conferenza dei servizi, convocata in videoconferenza  -, perché parliamo di un investimento strategico per il Paese. Un’opera cruciale di interesse nazionale che vogliamo portare a termine entro i tempi previsti, come ho assicurato solo pochi giorni fa al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita a Ravenna. Allo stesso tempo, però, la gestione dell’emergenza deve essere accompagnata da una forte accelerazione della transizione ecologica: bisogna investire nelle fonti rinnovabili, recuperando il tempo perduto per i troppi no del passato. Abbiamo infatti chiesto al Governo di procedere altrettanto velocemente nella realizzazione del più grande parco dell’eolico e del fotovoltaico sempre al largo di Ravenna».

La tempistica del progetto presentata da Snam prevede l’avvio dei lavori entro il primo quadrimestre del 2023 con l’obiettivo dell’entrata in esercizio entro il terzo trimestre 2024. Bonaccini ha chiesto a Snam lo studio di impatto economico e sociale e la società si è impegnata a consegnare a breve un’analisi dettagliata degli investimenti.

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