Maltempo e alluvioni di maggio potrebbero costare in media circa un 40 percento di disdette per le strutture ricettive di Cervia nella seconda metà di giugno. Il dato, provvisorio e derivato da una raccolta di informazioni parziali, viene da Monica Ciarapica, albergatrice della località e presidente provinciale di Confesercenti.
«Nei giorni più drammatici delle alluvioni ci sono state davvero molte disdette, soprattutto perché le persone avevano paura di non trovare una situazione accogliente. Il weekend del 2 giugno pensavamo sarebbe stato compromesso del tutto e invece siamo riusciti a recuperarlo, anche se non certo con i tassi di occupazione che avremmo avuto senza gli allagamenti in Romagna. Cervia non ha avuto problemi di questo tipo, ma da fuori non viene percepita così bene la differenza fra le zone».
Per il prodotto Cervia, la mancanza della disponibilità della saline sarà un freno? «Le saline sono un valido plus dell’offerta turisitica – dice Ciarapica – ma il turista di Cervia non si sposta per quella ragione» Chi ha fornito motivazioni delle disdette, in diversi casi, ha fatto riferimento anche ai timori per la qualità dell’acqua: «Da parte nostra possiamo solo far presente che i controlli ci sono per tutelare le persone».
Ciarapica apprezza il lavoro fatto dal ministero del Turismo e da Apt regionale: «Stanno cercando di comunicare le cose correttamente per far capire che il comparto mare è attrezzato come è sempre stato. La presenza della ministra Santanché è stata importante». In parallelo le varie sezioni Confesercenti hanno provato a fare la loro parte: «C’è stata una bella collaborazione per cercare di far arrivare il messaggio giusto tra gli associati in altri territori».