
«Gli ulivi sono piante resistenti, se il terreno in cui sono viene spostato da una frana possono anche sopravvivere in un altro punto se sono stati spostati con tutte le radici. Però bisogna avere accesso agli alberi per i trattamenti e la raccolta e questo è quello che manca a Brisighella». Sergio Spada è il presidente della Cooperativa agricola braccianti (Cab) Terra di Brisighella che conta 300 soci: in totale 300 ettari di olivi di cui 100-120 per la produzione Dop che rappresentano il 95 percento della produzione Dop. Questi erano i numeri fino ad aprile. Poi sono arrivati maltempo e frane: «Non abbiamo ancora fatto un censimento della situazione perché ci sono difficoltà a raggiungere i terreni. Avremo bisogno di tecnici specializzati ma anche di macchinari che facciano i lavori».
Già da prima dei dissesti gli uliveti erano in terreni marginali e gli agricoltori erano attrezzati di conseguenza con macchinari di dimensioni ridotte per percorrere sentieri stretti con pendenze significative. Ora però in alcuni punti non ci sono più i sentieri: «Li chiamiamo stradelli, sono collegamenti nei poderi e sono indispensabili. Per le potature e i trattamenti si può anche pensare di andare a piedi, ma quando arriverà il momento della raccolta non è pensabile di portare via a spalla le olive».
Il periodo va da metà ottobre a fine novembre: «Per il 2023 era già prevista una raccolta scarsa perché ormai da anni c’è alternanza tra anni buoni e anni meno. Si va da 4-5mila quintali a 10mila». Il presidente della Cab ha ben chiaro qual è l’esigenza degli agricoltori: «Prima dell’inverno sistemare la viabilità comunale degli stradelli interpoderali perché poi non si può andare su terreni con grandi pendenze bagnati dalle piogge».
Il pericolo da scongiurare è l’abbandono: «Sarebbe un peccato mortale lasciare andare delle piante perché non è stato realizzata una via di accesso al terreno». Alcune piante hanno cambiato proprietario: «Gli smottamenti di terreni hanno fatto finire alberi in altri poderi e credo che là resteranno perché uno spostamento sarebbe difficile».
E chi dovesse piantare nuovi alberi, che tempi dovrà attendere per averli in produzione? «Partendo da una pianta di due anni, in una zona con irrigazione si può sperare di vederla produrre dopo 3-4 anni, altrimenti almeno 7-8».