La testimonianza del medico a gettone: «Tante proposte, guadagno più di un primario»

Il faentino Giovanni Sella intervistato da “Repubblica”: «Approfitto di un sistema che paga poco i dipendenti»

Giovanni Sella

Giovanni Sella in una delle foto del suo profilo Facebook

Sta facendo il giro del web la storia di Giovanni Sella, 46enne faentino che fa il medico a gettone. Intervistato da Repubblica, ha rivelato di guadagnare fino a 150mila euro (lordi) all’anno, più di un primario.

«Ma bisogna considerare che faccio tantissime ore e che mi devo spostare, oltre a pagare assicurazione e previdenza. Ho le tante spese dei liberi professionisti», dice al quotidiano, a cui racconta di aver iniziato a fare il gettonista nel 2020, con il Covid, e di lavorare al pronto soccorso di Lugo così come nelle Marche («dove pagano molto bene, sui 100 euro l’ora»), in Veneto e in particolare a Cortina d’Ampezzo, dove resta più o meno una settimana al mese e in inverno riesce a conciliare i turni al lavoro con lo sci.

Per ora Sella non ha visto grossi cambiamenti dopo il decreto in vigore da fine maggio con il quale il ministero alla Salute ha provato ad arginare il fenomeno dei medici a gettone. «Non credo che ci riuscirà. Per quello che vedo, i pronto soccorso campano grazie a noi. Io approfitto di un sistema che paga poco i dipendenti e tanto quelli come me. Ho tantissime proposte: seleziono gli ospedali dove so di stancarmi di meno»

[AGGIORNAMENTO] Riceviamo e pubblichiamo un testo di precisazioni del dottor Sella.

Volevo chiarire alcuni punti in quanto sono state scritte diverse inesattezze e riportati dei termini da me mai utilizzati. Premetto che abbiamo avuto solamente 2 contatti telefonici e che lui era già a conoscenza di alcune notizie sanitarie,  il giornalista  non mi ha inviato l’articolo altrimenti scritto in quel modo non ne avrei autorizzato la pubblicazione. A partire dal titolo , era lui che insinuava che il mio guadagno superasse quello di un primario ma io smentivo tutte le volte. Non ho nemmeno detto che gli ospedali campano grazie ai gettonisti, piuttosto che al momento i gettonisti sono un’importante fonte di forzalavoro per quei reparti che altrimenti sarebbero in crisi . “Io approfitto di un sistema che paga poco i dipendenti e tanto quelli come me” sono state parole sue e pure la scelta degli ospedali , è vero che la faccio io , prettamente secondo un criterio geografico di distanze dal mio domicilio, ma non basandomi dove mi “stanco di meno”. A sostegno di ciò che ho appena scritto, venerdì mi hanno intervistato per la trasmissione Agorà dove si evince il mio pensiero e rapporto con la libera professione , ovvero i “gettonisti”, dichiarandomi favorevole al decreto bollette che regola il ricorso da parte degli ospedali dei medici gettonisti. Infine si fa riferimento alla romagna , dove però svolgo un’attività continuativa in convenzione con un contratto da medico d’emergenza territoriale e non da gettonista».

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