La strage delle edicole: a Ravenna e dintorni ne chiudono altre quattro

Il 30 settembre serrande abbassate in via Candiano, a fine anno in via Zalamella. E a Marina da novembre ne resterà solo una

Edicolanti Simoni Zappaterra 2

Gli edicolanti Simoni e Zappaterra

Nel giro di poche settimane chiuderanno a Ravenna e dintorni quattro edicole.

Sabato 30 settembre chiude i battenti definitivamente quella storica di via Candiano. Il primo chiosco fu fondato nel lontano 1956, ai confini fra il quartiere Darsena e il centro storico. Gli attuali titolari, Claudio Simoni e Vanna Zappaterra, rilevarono l’edicola nel 1997, poi nel 2000 l’ingrandirono (con tanto di bagno con acqua corrente). Fra l’atro, la rivendita di giornali di Simoni e Zappaterra, qualche anno fa, è stata tra le prime ad accettare con convinzione di diventare un punto distribuzione del nostro settimanale gratuito Ravenna&Dintorni. «Ben venga – dissero – un servizio in più per i nostri affezionati clienti…».

Vista la circostanza, non nascondono il rammarico ma sottolineano che per raggiunti limiti di età e la mancanza di offerte di qualcuno disposto a rilevare l’attività, il loro abbandono è inevitabile. «Non fosse per l’anzianità – confida Vanna – avrei continuato, è un lavoro che mi è sempre piaciuto e ci ha dato notevoli soddisfazioni, adesso ci godremo un po’ di riposo».

«Ho annunciato che l’edicola era in vendita quattro anni fa – spiega Claudio – ma i contatti sono stati scarsissimi, poco più di dieci, e poco interessati alla questione costi e ricavi dell’impresa, quasi tutti hanno mollato quando siamo entrati nel merito degli orari di apertura, soprattutto del fatto che l’edicolante la mattina si deve alzare presto, molto presto. D’altra parte, noi come famiglia ne siamo testimoni e conosco anche le vicende di tanti colleghi, i giovani, che siano figli o parenti, non sono disposti a ereditare l’attività, alle nuove generazione questo mestiere non interessa per nulla».

Questa ennesima chiusura fa parte di una lunga serie di dismissioni che sembra non finire più. Nel quartiere Darsena resterà aperta una sola edicola (in via Trieste) e altre importanti zone di Ravenna potranno contare su di un paio di giornalai o poco più.

A fine anno chiuderà anche l’edicola di via Zalamella, come ci confermano le titolari, le sorelle Ghinassi, prossime alla pensione. «Impossibile ormai venderla: vent’anni fa avevamo speso un’enormità per acquistare quello che sembrava poter essere un bene sicuro, oggi la situazione è invece ribaltata. A pesare è stato l’avvento di internet, il crollo delle vendite dei giornali e più in generale la crisi che ha colpito le famiglie: se una volta si veniva in edicola anche solo per comprare cinque confezioni di carte Pokemon, per esempio, oggi i ragazzi ne comprano una. Ma li capiamo».

Un rendiconto sommario svela che a Ravenna città entro il 2023 quelle che una decina di anni fa erano oltre 30 edicole saranno ridotte a una dozzina. Una vera e propria deriva verso l’estinzione.

E nella vicina Marina di Ravenna tra poche settimane ne resterà solo una. Oltre a quella stagionale sul lungomare (che la scorsa estate non ha riaperto) chiuderà i battenti a fine ottobre (a meno che non arrivi un compratore, eventualità poco probabile) quella di viale delle Nazioni all’angolo di fronte all’ex Xenos, mentre ha già interrotto l’attività in questi giorni la rivendita di giornali in viale IV Novembre. Resterà aperta, quindi, solo quella di piazza Dora Markus.

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