Ecco il cantiere di Palazzo Esposizioni: metterà anche in sicurezza gli studenti

Fondi Pnrr: è partita la trasformazione dell’enorme edificio di corso Mazzini

Palazzo Esposizioni

A Faenza il Pnrr comincia a dare risultati. Il Comune, attraverso la struttura tecnica che afferisce all’Unione della Romagna Faentina, ha presentato una ventina di progetti – da quelli legati agli impianti sportivi a quelli per l’ammodernamento e la sicurezza in alcuni plessi scolastici fino a quelli legati alla cultura e alla rigenerazione di alcuni spazi – ottenendo circa 20 milioni di euro di finanziamenti.

È notizia di qualche giorno fa che il primo intervento di un progetto candidato al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è stato ultimato con quasi due mesi di anticipo su quella che era la data fissata dal bando europeo. Si tratta dei lavori che hanno interessato uno dei gioielli architettonici del neoclassico faentino, il Teatro Masini, gestito da Accademia Perduta/Romagna Teatri.  

Nel frattempo sono iniziati i lavori per la rigenerazione di un altro grosso stabile che da anni aspettava un intervento, Palazzo delle Esposizioni, un edificio enorme tra corso Mazzini e via Ca’ Pirota, occupando un intero isolato. Nato come suggerisce la parola stessa per esposizioni, il Palazzo da qualche anno a questa parte è stato contenitore di mostre minori. Già la precedente giunta di Palazzo Manfredi, quella di Giovanni Malpezzi, aveva optato per un cambio di destinazione d’uso per quegli spazi, che voleva diventasse la Casa delle associazioni che si occupano del terzo settore. Il progetto, affidato a uno degli “archistar” manfredi, Alessandro Bucci, candidato al bando Pnrr ha ottenuto un finanziamento di 4,5 milioni di euro. Dalla matita dei progettisti, almeno a guardare i rendering, l’intervento stravolgerà quel cubo di mattoni poco accattivante, a guardarlo da fuori, e la sua corte interna. Che diverrà una sorta di giardino con strutture, una specie di mega gradinata che dovrà fungere anche da sedute per eventuali spettacoli. Verrà ultimata, chiudendo con una struttura leggera, la parte di porticato dal quale si accede da via Morini/Ca’ Pirota e verranno ammodernati e recuperati gli spazi al primo piano, ora inagibile. Mentre l’interno diventerà sì casa delle associazioni, ma anche luogo di socializzazione.

La grande novità è che potrebbe mettere in sicurezza centinaia di studenti che si muovono ogni giorno dalla stazione ferroviaria verso gli istituti superiori e viceversa, grazie a una sorta di galleria interna che metterebbe in collegamento corso Mazzini con via Ca’ Pirota/Morini, evitando inutili rischi per gli studenti che invece ora devono camminare rasente ai muri per non essere investiti.

Dopo un inizio un po’ tormentato per il ritrovamento di alcuni resti di un’antica fornace nel cortile interno, il cantiere è stato allestito nei giorni scorsi e dovrà terminare, secondo le tempistiche del Pnrr, entro marzo/aprile 2025. 

Sono iniziati i lavori anche alla palestra Ivo Badiali, la “Cavallerizza”, come è più conosciuta la struttura sportiva tra corso Garibaldi e piazza Dante. Il progetto per la rigenerazione dell’impianto, molto utilizzato in particolar modo dalle società di pallavolo, ha ottenuto dal Pnrr un finanziamento di 750mila euro per il rifacimento degli spogliatoi e altre migliorie. Non essendo però ancora stato erogato, nel frattempo sono iniziati i lavori (necessari a causa dei danni subìti dall’alluvione) di rifacimento dei sottofondi e del parquet, del riscaldamento e dell’impianto elettrico, grazie a una donazione di 300mila euro da parte del gruppo Conad.

Il progetto candidato al Pnrr prevede inoltre la riqualificazione dell’area verde di piazza Dante il cui intervento sarà però a carico del Comune per una somma di circa 300mila euro, prevedendo inoltre il rifacimento anche degli asfalti dell’area attorno. Termine lavori previsto: dicembre 2024.

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