Rallenta la crescita, Confindustria rilancia il progetto “Città Romagna”

I dati del Centro Studi e il bilancio di fine anno del presidente Bozzi

14008 CONSIGLIODIPRESIDENZA

«In un periodo storico così difficile è ancora più alta la convinzione che sarà l’unione a fare la differenza. Nel 2024 sarà rilanciato con forza il progetto Città Romagna».

È il messaggio lanciato dal presidente di Confindustria Romagna, il ravennate Roberto Bozzi, nei giorni scorsi dalla sede di Technogym a Cesena nel tradizionale incontro con la stampa per il bilancio dell’anno. «Diventa sempre più necessario rafforzare il territorio sotto ogni punto di vista: infrastrutturale, idrogeologico, culturale e identitario, partendo da caposaldi prioritari come energia e ambiente, connessioni e infrastrutture, stile di vita, welfare, conoscenze e formazione».

Leggendo i dati, al di là dell’emergenza climatica vissuta dalla Romagna, il centro studi di Confindustria evidenzia un rallentamento a livello generale rispetto al 2022, quando il Pil era cresciuto del +3,7%: per il 2023 il Centro Studi nazionale prevede un incremento annuo del +0,7%. La crescita nel 2024 è stimata al +0,5%, mentre a marzo scorso era oltre il doppio, +1,2%. Il rallentamento, che riguarda il secondo semestre 2023, è dovuto all’effetto negativo dei tassi di interesse elevati sulle imprese e sulle famiglie, e a una dinamica negativa del commercio internazionale.

«La Romagna non è immune da questo scenario, su cui gravano gli effetti dell’alluvione. La tenuta è stata ottima, ma i danni non sono scomparsi: le imprese colpite hanno ripristinato in tempo record, ma questo non significa che le difficoltà siano state risolte o i problemi cancellati».

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