Santa Teresa investe 500mila euro nella Casa della Carità: da 25 posti letto a 66

L’opera religiosa amplia la struttura nella Fondazione che aiuta i bisognosi: 14 posti destinati al dormitorio per chi vive in strada per supportare il dormitorio di San Rocco. Raccolta fondi online per le porte tagliafuoco

È partito il 19 febbraio scorso il cantiere per l’ampliamento della Casa della Carità dell’opera religiosa Santa Teresa a Ravenna. Con un investimento totale di circa 500mila euro la capacità ricettiva sarà più che raddoppiata, portando gli attuali 25 posti letto a 66. I lavori dovrebbero concludersi entro il 2024. La Casa della Carità accoglie e ospita persone autosufficienti: rappresentanti del mondo ecclesiastico che non necessitano di particolare assistenza socio-sanitaria e bisognosi in generale in cerca di ospitalità temporanea (rifugiati e migranti, persone senza dimora, mamme con bambini e persone con problemi di fragilità psicologica).

Dei 66 posti, 14 (e fino a 18 in casi di emergenza) sono destinati a dormitorio per accogliere chi vive per strada e supportare le attività dello storico dormitorio diocesano di San Rocco, non in grado di rispondere alle sempre più numerose richieste di aiuto. Si conferma così la sinergia tra l’opera di Santa Teresa, la Caritas e la parrocchia di San Rocco.

Il progetto di ampliamento della Casa della Carità richiede importanti interventi per l’adeguamento alla normativa prevenzione incendi. Alcuni sono già partiti come quelli per l’installazione di una seconda scala di emergenza, altri partiranno nei prossimi mesi (sostituzione di tutte le porte delle camere con porte resistenti al fuoco e dotate di dispositivi auto chiusura, compartimentazione di alcune aree). Non mancheranno i lavori per la riqualificazione degli spazi (tinteggiatura delle pareti e degli infissi interni, ammodernamento di alcuni bagni, sostituzione di parte degli arredi, ecc.), per migliorare gli impianti elettrici (montaggio luci a led e installazione nei corridoi dei sensori di movimento) e per innovare l’impianto di trattamento aria/condizionamento, anche attraverso l’installazione di pompe di calore.

Sul progetto del dormitorio è partita da qualche settimana una campagna di raccolta fondi online. Nello specifico, il ricavato servirà a sostenere le spese per l’acquisto e il montaggio delle 24 porte ignifughe, che sostituiranno le porte attuali degli spazi e delle camere del futuro dormitorio. La raccolta, pubblicata su ideaginger.it, parte da uno step iniziale di 5mila euro, il costo equivalente per l’acquisto di 6 porte. Raggiunto questo “traguardo” prima della fine della campagna (7 aprile), la campagna sarà rilanciata per provare ad ottenere i fondi necessari ad acquistare le porte mancanti. Ad oggi, sono 18 i sostenitori tra aziende, associazione e individui che hanno scelto di aderire.

«Ringraziamo i tanti che stanno partecipando alla campagna, quelli già visibili in piattaforma e quelli che ci hanno garantito il loro supporto – afferma il vicedirettore Luciano Di Buò -. Per dare una speranza di ripartenza a chi si trova solo, per strada, è importante raccogliere il sostegno di tutta la nostra comunità. Per questo ci appelliamo a quanti, aziende, organizzazioni ed enti del territorio, vogliano starci vicino e sostenerci nella realizzazione del progetto».

L’opera Santa Teresa è disponibile ad accogliere aziende o professionisti interessati a sopralluoghi per approfondire e visionare il progetto di ampliamento, il suo stato di avanzamento: contattare Luciano Di Buò al 349-8906910 o via email a luciano.dibuo@operasantateresa.com.

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