Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del ministero. La Pigna: «Revocare l’appalto»
Tra le prime reazioni, quella della lista civica d’opposizione La Pigna, che chiede da anni al Comune di revocare l’appalto al consorzio. «Siamo a marzo 2024 – sottolineano dalla Pigna – e i lavori, fermati con l’interdittiva antimafia, sono ben lungi dall’essere completati entro l’ultima delle proroghe generosamente concesse: fine settembre 2024. Continui rinvii e fermo dei lavori, che fa lievitare a dismisura i già faraonici costi del progetto del nuovo palazzetto».
«Su questa vicenda, che abbiamo dettagliato, con tanto di documentazione a supporto, in un esposto presentato a suo tempo alla Procura della Repubblica di Ravenna e a Anac, chiediamo che si apra una verifica da parte della Magistratura penale e contabile della Corte dei Conti. Contestualmente, Chiediamo che il contratto sia immediatamente revocato al Consorzio Resarch e che allo stesso vengano applicate le penali per i danni economici e d’immagine che ha subito il Comune di Ravenna».