Ultimi lavori a Faenza per la messa in sicurezza del Lamone. Cantiere da 3,5 milioni

Fondazioni dei “muretti” fino a 12 metri di profondità, calcestruzzo e ferro per aumentare la stabilità

Lamone

Ha preso il via lo scorso settembre il cantiere di somma urgenza da 3 milioni e mezzo di euro, lungo le sponde del Lamone a Faenza, per il ripristino dei danni causati dall’alluvione. Nel corso di questi mesi, i lavori non si sono mai interrotti e stanno per essere ultimati. Nello specifico, si stanno completando alcuni muretti, come quelli di via Renaccio, parzialmente crollati a causa della piena del fiume del 16 maggio scorso, allagando la zona “Bassa Italia”.

I nuovi muretti coprono due tratti dell’argine, per una lunghezza totale di circa 400 metri. Hanno fondazioni profonde in micropali che scendono fino a 12 metri, con soletta in calcestruzzo e ferro così da aumentarne la stabilità e sono più alti dei precedenti. La realizzazione con lastre di calcestruzzo precompresso ha permesso di lavorare velocemente, ora si pensa al lancio di un concorso per la realizzazione di murales per decorarle e integrare la nuova struttura al meglio nel contesto circostante. L’intervento sarà completato con il rivestimento, lato fiume, di bio-stuoia naturale per la crescita dell’erba sull’argine appena ricostruito.

Per il cantiere sono stati utilizzati mezzi meccanici importanti, insieme all’attività di manodopera come quella svolta dai “ferraioli”, manovalanza di origine indiana o pakistana che lega il ferro a mano. La vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, Irene Priolo, il sindaco di Faenza, Massimo Isola, la consigliera regionale Manuela Rontini e i tecnici dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale hanno effettuato un sopralluogo nella zona, trovando l’occasione per fare il punto della situazione con alcuni rappresentanti dei Comitati dei cittadini alluvionati.

Lamone

Un altro cantiere ultimato riguarda via Cimatti: qui si è intervenuti con il rifacimento dell’argine sotto il ponte della circonvallazione. Si tratta di un’ulteriore opera di somma urgenza dal valore di 400mila euro. In questo tratto l’acqua aveva superato la sommità dell’argine erodendolo, con l’allagamento della via e della parte di città limitrofa.

«All’indomani dell’alluvione, l’intervento sul Lamone è stato immediato – ha commentato Priolo-. Si è partiti ricostruendo, tra maggio e luglio, l’intera difesa delle sponde e la vicina area golenale. In estate, a partire dal mese di luglio, sono state fatte indagini geotecniche ed eseguiti rilievi topografici necessari per progettare la ricostruzione dei muretti. Il cantiere di somma urgenza non si è mai interrotto: partito l’8 settembre scorso, finanziato con 3 milioni e mezzo di euro, ha uno stato di avanzamento del 90%: si prevede di concluderlo entro questo mese di febbraio». Il sindaco Isola aggiunge: «La piena riconquista della città sta avvenendo attraverso una serie di azioni che si muovono lungo diverse linee. Il tema più importante e sul quale il nostro impegno sarà costante è quello della sicurezza idro-geografica che dobbiamo garantire ai nostri cittadini, e a chi è in procinto di ‘rigenerare’ la propria abitazione dopo le alluvioni. Assieme alla Regione e con le risorse del Commissario straordinario stiamo realizzando opere che vanno in questa direzione, per rendere più sicura Faenza. Il muro di contenimento che stiamo completando in questi giorni, realizzato con determinazione attraverso un importante investimento della Regione, permetterà di dare una risposta concreta ai nostri cittadini».

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