A Faenza un’agenzia pubblica per affitti a canoni calmierati e contro le case sfitte

Aperto al pubblico l’ufficio di “Casaviva”, pensato in particolare per la fascia intermedia che non riesce ad accedere all’edilizia residenziale pubblica

Agenzia Casaviva Faenza

L’inaugurazione dell’Agenzia

L’Agenzia per la casa della Romagna Faentina ha ora un nome ed un ufficio aperto al pubblico. Si chiama “Casaviva”, nome che racchiude il significato e gli obiettivi del progetto: «da una parte la rivitalizzazione di case sfitte e la rigenerazione urbana – si legge in una nota inviata alla stampa -; dall’altra un miglioramento in termini di qualità della vita sia per i proprietari, che affittano i loro immobili in sicurezza, sia per gli inquilini, che possono iniziare una nuova vita in alloggi adatti alle loro esigenze».

La finalità principale è quella di rispondere al problema del disagio abitativo delle persone appartenenti alla cosiddetta “fascia intermedia/grigia”, composta coloro che pur fruendo di un reddito certo, sono in condizioni di fragilità nel libero mercato della locazione e non riescono o non possono avere accesso all’edilizia residenziale pubblica.

L’obiettivo è quindi quello di favorire l’incontro tra domanda e offerta sul mercato privato della locazione, diffondendo l’applicazione dei contratti a canone calmierato e allo stesso tempo favorire l’immissione di nuovi alloggi sul mercato della locazione, attraverso il riuso del patrimonio edilizio esistente e non utilizzato.

Per conoscere i servizi di “Casaviva” o ricevere una consulenza personalizzata e gratuita, gli utenti possono scrivere all’indirizzo mail agenziacasa@romagnafaentina.it oppure telefonare al 338 3660727. Chi invece preferisse un più classico incontro di persona, potrà prenotare un appuntamento nell’ufficio situato a Faenza in via Portisano 51 (info su www.romagnafaentina.it/Come-fare-per/Casa/Agenzia-per-la-Casa).

«Casaviva – spiega la consigliera regionale Manuela Rontini – è una misura innovativa di housing sociale: un’agenzia per la casa, pensata dall’Unione e sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna, con l’obiettivo di rimettere sul mercato, a canone calmierato, appartamenti di proprietà privata attualmente non occupati. Un’agenzia che da oggi ha anche un luogo fisico, che consentirà agli affittuari di risparmiare fino a 2.000 euro l’anno, mentre i proprietari potranno contare su una serie di garanzie, offerte dall’Ente pubblico, che potranno coprire le eventuali morosità, i piccoli interventi di manutenzione dell’alloggio e quelli di ripristino in fase di chiusura del contratto. La Regione rafforza così il proprio impegno per dare risposte alle fasce più fragili della popolazione, sempre più in difficoltà a trovare risposte sul mercato privato e, più in generale, a una domanda dell’abitare in crescita, in un territorio come il nostro fortemente attrattivo per motivi di studio, lavoro, turismo, che poi ha subito il dramma dell’alluvione».

«L’Agenzia per la casa – dichiarano l’assessora Urf alle politiche abitative Federica Malavolti e Davide Agresti, assessore alle politiche abitative del Comune di Faenza – è una novità a livello regionale. Ha l’obiettivo di agire sul mercato privato, venendo incontro ad esigenze sia dei proprietari sia degli inquilini. Riteniamo che questo progetto possa essere un intervento che coniughi il tema della rigenerazione urbana e quello delle politiche abitative con lo scopo di avere una città maggiormente abitata, più vivace, sicura e sempre più a misura d’uomo. Agevolare la ricerca di nuovi alloggi sarà quindi il cardine del lavoro dell’agenzia, utilizzando principalmente tre strumenti: sostegno all’affitto, garanzie fondi e Imu agevolata, risorse per i ripristini. L’inaugurazione della sede, un luogo fisico in cui sentirsi tutelati da personale specializzato, è un ulteriore investimento per supportare il diritto all’abitare».

L’Agenzia per la casa della Romagna Faentina è un servizio svolto in convenzione da Fondazione Abitare (Ente del Terzo Settore che si occupa di inclusione abitativa) e reso possibile grazie ai finanziamenti del Programma “Patto per la Casa Emilia-Romagna” della Regione Emilia-Romagna e del Programma Fondo sociale europeo Plus (FSE+) dell’Agenda Trasformativa Urbana per lo Sviluppo Sostenibile (Atuss) della Romagna Faentina.

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