venerdì
17 Ottobre 2025
Lavoro

Sciopero generale, Cgil e Uil: «Meno subappalti, più vigilanza»

Giornata di mobilitazione nazionale promossa dai due sindacati per giovedì 11 aprile. A Ravenna previsto un flash mob in piazza XX Settembre dalle 15 alle 16.30. I sindacati rivendicano anche una riforma fiscale e per un nuovo modello sociale e di fare impresa

Condividi

Pexels Yury Kim 585419I sindacati Cgil e Uil hanno proclamato per tutti i settori privati uno sciopero generale a livello nazionale di 4 ore (le ultime di ogni turno) di tutti i settori privati e di 8 ore per il settore edile per giovedì 11 aprile. In varie parti d’Italia sono previste iniziative e mobilitazioni. A Ravenna si terrà un flash-mob dalle 15 alle 16.30 in piazza XX Settembre.

«Per Cgil e Uil il tema della salute e della sicurezza sul lavoro è sempre stato centrale e protagonista delle rivendicazioni e delle politiche sindacali – spiegano Manuela Trancossi e Carlo Sama, segretari provinciali rispettivamente di Cgil e Uil –. Le cronache ci riportano drammi quotidiani in cui rimangono feriti o perdono la vita lavoratrici e lavoratori. Il territorio di Ravenna presenta forti complessità ed è fondamentale mettere in atto tutte le azioni necessarie per contrastare l’emergenza degli infortuni e della salute nei luoghi di lavoro».

Questo sciopero, secondo i promotori, intende affrontare questa emergenza, contrastando quelle politiche e quelle leggi che hanno reso il lavoro sempre più precario e frammentato. «Occorre superare il meccanismo del subappalto a cascata e rafforzare le attività di vigilanza».

Contemporaneamente, Cgil e Uil rivendicano una riforma fiscale che sappia contrastare anche la vertiginosa evasione che ogni anno contraddistingue l’Italia. «Lavoratori e lavoratrici dipendenti e pensionati pagano oltre il 90% del gettito Irpef, mentre intere categorie economiche continuano a non pagare fino al 70% delle imposte dovute».

I sindacati chiedono di rimettere al centro delle politiche economiche e sociali del Governo e delle imprese, il valore del lavoro a partire dal rinnovo dei contratti nazionali e da una legge sulla rappresentanza, la centralità della salute e della persona, la qualità di un’occupazione stabile e non precaria, una seria riforma delle pensioni, il rilancio degli investimenti pubblici e privati per riconvertire e innovare il nostro sistema produttivo e puntare alla piena e buona occupazione a partire dal Mezzogiorno.

Condividi

Notizie correlate

CASA PREMIUM

Spazio agli architetti

La darsena di Ravenna protagonista alla Biennale di Venezia

Nel progetto "Italia Infinita 2075" che immagina una connessione veloce sotto l'Adriatico

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi