La giunta comunale di Faenza ha approvato il progetto definitivo per la realizzazione della nuova caserma dei vigili del fuoco nei pressi della circonvallazione nord, tra le vie Piero della Francesca e via Marco Palmezzano. La nuova sede, in una zona più decentrata rispetto a quella attuale in viale delle Ceramiche che risale al 1964, permetterà un rapido e facile accesso a tutte le principali linee di collegamento stradali, agevolando la mobilità in occasione degli interventi di emergenza.
L’importo complessivo dell’opera è 4,25 milioni di euro, di cui 700mila euro a carico del Comune di Faenza mentre la parte restante sarà finanziata dal ministero dell’Interno. L’aggiudicazione dei lavori è prevista entro il 2024 per una durata del cantiere stimata in 18 mesi.
Il lotto di terreno sul quale nascerà il nuovo distaccamento è libero da manufatti e all’interno dell’area di pertinenza del fabbricato verranno mantenute aree verdi intorno al nuovo complesso edilizio. L’area presenta due accessi; uno a sud, da via Palmezzano, e uno a nord da via Cimabue. Sul perimetro del lotto verranno creati nuovi percorsi ciclabili e pedonali, che si riconnetteranno alle piste e ai percorsi esistenti.
L’area, di proprietà del Comune di Faenza è stata ceduta a titolo gratuito per 99 anni in favore dello Stato, rappresentato dall’Agenzia del Demanio, con il vincolo di destinazione per la costruzione della nuova caserma e divieto di cambio di destinazione d’uso.
La superficie esterna è di 3.754 mq mentre la superficie netta dell’edificio, nei due piani, sarà di 1.222 mq. Gli ambienti di servizio e di lavoro al piano terra, mentre al piano primo gli spazi residenziali: sette alloggi composti ciascuno da una camera doppia con relativo servizio igienico; la zona cucina/mensa con relativi servizi, la palestra e i servizi igienici.
Si tratta di uno dei principali obiettivi più volte dichiarati dall’amministrazione comunale dopo aver raccolto da tempo l’esigenza del comando provinciale di dotarsi di una nuova sede a Faenza più consona rispetto all’attuale.
L’opera è oggetto di un accordo di programma che vede coinvolti il ministero dell’Interno, la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Ravenna e il Comune di Faenza con l’intervento dell’Agenzia del Demanio.