Spesso la volontà dei Comuni di rilasciare nuove licenze taxi si accompagna alla protesta dei tassisti già operativi che ostacolano la concorrenza. A Ravenna lo scenario pare opposto: «La richiesta di nuove licenze è venuta dalla categoria – spiega Franco Ventimiglia, responsabile per Fita-Cna che rappresenta gli artigiani del trasporto persone –, il mercato ravennate ha una domanda sufficiente per mantenere altre auto e la nuova stazione marittima delle crociere sarà la variabile da tenere in considerazione».
Quanto sia in aumento il lato della domanda è dimostrato da un dettaglio: «La normativa consente di mettere al volante collaboratori o familiari in modo che la vettura sia operativa anche una ventina di ore su 24». Con le sei licenze messe a bando ora si arriverà a 30, ma il nuovo regolamento comunale fissa a 42 l’organico complessivo di licenze rilasciabili: «In certi momenti di picco potrebbero esserci anche cento auto e non basterebbero, ma accade solo nelle giornate delle navi da crociera. Nel periodo invernale è tutto più contenuto. Anche per questo non è corretta la valutazione che fa l’Autorità dei trasporti che paragona Ravenna a Livorno: la città toscana ha traghetti tutto l’anno».
Oltre alle crociere, gli altri principali afflussi di traffico per i tassisti sono rappresentati dalle imprese del mondo portuale e industriale, gli anziani che devono recarsi alle strutture sanitarie, gli arrivi di turisti in stazione ferroviaria. «I servizi notturni con i giovani per i locali sono una quota minima sui lidi ravennati dove non ci sono molte discoteche, è un mercato più fiorente nella zona di Cervia»
Attualmente la quasi totalità dei titolari di licenze taxi nel comune di Ravenna sono riuniti nel consorzio Radiotaxi che organizza i turni sulla base di orari e giornate in modo da garantire un servizio h24 e distribuisce le chiamate ricevute al telefono. «Poi ci sono le piazzole di sosta definite dal Comune dove le vetture si mettono in fila e attendono passeggeri». È ancora un’attività redditizia? «Difficile dare cifre perché sarebbero medie, ma si può dire che a Ravenna si riesce ad avere entrate soddisfacenti»