«Sinistra Italiana Ravenna esprime forte preoccupazione nonché vicinanza ai lavoratori della Dinazzano Po, a seguito della tragedia sfiorata in data 1 agosto durante lo svolgimento delle regolari manovre ferroviarie nel porto di Ravenna». Secondo la ricostruzione di Sinistra Italiana un locomotore della Dinazzano Po avrebbe urtato un camion che non si è fermato al passaggio a livello della Sapir, «fortunatamente sia camionista che personale di manovra sono tutti illesi, ma c’è mancato poco».
Si tratta – secondo Sinistra Italiana – dell’ennesimo «episodio grave sul lavoro che coinvolge le manovre ferroviarie della destra Candiano nel porto di Ravenna, anche se fortunatamente senza conseguenze gravi per i lavoratori».
La situazione della Dinazzano Po, azienda regionale appartenente al gruppo Trenitalia-Tper, secondo Sinistra Italiana è peraltro preoccupante sotto diversi aspetti. «I dipendenti non hanno visto rinnovato il contratto di secondo livello ed il loro Contratto collettivo nazionale è quello degli Autoferrotranvieri, anziché quello ferroviario applicato ai loro colleghi di Mercitalia Shunting terminal, che lavorano in sinistra Candiano e che gestiscono congiuntamente in un’Ati (associazione temporanea di impresa) tutte le manovra ferroviarie del Porto di Ravenna in capo all’Autoritò del sistema portuale di Ravenna.
Inoltre i lavoratori sarebbero costretti in alcuni casi a fare turni alternati con solo 8 ore di riposo tra un turno e l’altro mettendo in seria difficoltà le capacità fisiche e i riflessi in un mestiere molto pericoloso. Riteniamo che questo non sia accettabile, tanto più nel contesto di un’Azienda indirettamente partecipata dalla Regione Emilia-Romagna, che opera in un settore a concessione pubblica. È tempo che le Autorità competenti rispondano alle richieste di incontro avute dai sindacati e ognuno per la propria parte contribuiscano a risolvere queste problematiche. Non è più ammissibile che nel porto di Ravenna ci siano due realtà lavorative che svolgono le stesse mansioni, Dinazzano Po a Porto S.Vitale e Mercitalia Shunting & terminal in Sinistra Candiano, ma con contratti, paghe e turnistica diversi, con il rischio di impatto negativo sulla sicurezza».