lunedì
30 Giugno 2025
cervia

Bilanci di fine stagione: «La spiaggia soffre per l’aumento delle alternative»

Fanelli del bagno Bandito: «Solo gli eventi portano clienti, ma la località non è più innovativa come vent’anni fa». L’imprenditore ha venduto un ristorante a Milano Marittima

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Bandito

Le attività di Alessandro Fanelli a Cervia comprendono un ristorante (Officine del Sale) e un bar (Saledolce) in paese e un bagno (Bandito 211) sulla spiaggia. L’imprenditore è quindi un testimone con un punto di vista doppio sulla stagione turistica cervese. «Con la spiaggia abbiamo lavorato tanto nei weekend, con le domeniche da tutto esaurito, ma fra settimana tutti i bagni avevano più ombrelloni vuoti rispetto al passato». Le ragioni, secondo Fanelli, sono molteplici. Ma una è quella più consistente: «È aumentata l’offerta da posti che una volta non si proponevano al turista. Mi vengono in mente le degustazioni nelle cantine, le aziende agricole dove vai a raccogliere la lavanda e c’è la cena, le sagre sulle colline, la mungitura negli allevamenti di animali… Sono tutte occasioni in cui si può fare qualcosa che non hai mai fatto e portano più persone a rinunciare alla spiaggia».

Ma la concorrenza non è solo per le esperienze memorabili: «A Pinarella ha aperto McDonald’s. Ogni hamburger è un piatto di pasta in meno che avrebbe venduto un ristorante».

Le concessioni demaniali sospese nel limbo tra proroga e gara hanno avuto il loro ruolo: «Il rinvio delle scadenze al 2027 (ne parliamo qui ndr) è una buffonata. Mi piacerebbe che il Comune di Cervia facesse i bandi prima possibile, senza aspettare tre anni, ma dubito che succederà».

Ci sarebbe bisogno di innovazione, per rilanciare la proposta: «Per quanto mi riguarda i numeri importanti di clienti riesco a farli quando propongo qualcosa di nuovo, soprattutto eventi. Ma in generale l’offerta turistica era più innovativa vent’anni fa. Ci siamo inventati gli street bar e la spiaggia aperta sempre. E adesso, invece, abbiamo degli alberghi che chiedono cento euro a notte per una doppia con standard non competitivi».

L’estate agli sgoccioli tra Cervia e Milano Marittima è stata contraddistinta da diversi episodi di violenza e microcriminalità con risse e accoltellamenti tra giovani in strada. Nonostante la risonanza mediatica, secondo Fanelli la località non ne ha risentito in termini di perdita di turisti: «Non siamo nel far-west. Dove metti tanti giovani ci sono episodi di questo genere se non pianifichi bene la sicurezza. Quello che deve cambiare è il ruolo dei locali: non basta pensare alla sicurezza interna, ma anche all’esterno, soprattutto quando richiami centinaia di persone che poi si muovono nella località».

Eppure un anno fa l’imprenditore ha lasciato Milano Marittima vendendo il ristorante Felix (la richiesta iniziale era di 130mila euro): «Sono abituato a fare analisi dei numeri del settore e ho ritenuto che non fosse più strategico investire su Milano Marittima. Il turista da fuori riusciamo ancora ad averlo, perché la pineta e il mare lo attraggono, ma il turista locale, il forlivese o il ravennate, sceglie altri passatempi». 

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