Irene Priolo, presidente facente funzioni della Regione, ha incontrato stamattina (mercoledì 2 ottobre) i sindaci del ravennate per condividere un primo elenco di opere strategiche da realizzare nei territori colpiti dalle alluvioni del 2023 e del 2024. Si tratta di un primo stralcio funzionale dei Piani speciali per la ricostruzione del commissario Figliuolo.
Il piano complessivo illustrato dalla presidente (aderente a quanto già chiesto a Figliuolo) parte dall’urgenza di consolidare e accelerare il processo di ricostruzione, anche modificando le normali procedure amministrative. L’investimento, pari a 650 milioni di euro, necessiterà di una copertura finanziaria da definire all’interno prossima Legge di Stabilità da parte del Governo. Già in questi giorni, la questione è al centro di un confronto con la struttura commissariale.
«La messa in sicurezza e la prevenzione al dissesto idrogeologico, per essere efficaci, hanno bisogno della massima collaborazione a tutti i livelli, primo fra tutti quello istituzionale – ha dichiarato la presidente -. Per affrontare complessità di queste dimensioni, dobbiamo lavorare per trovare soluzioni condivise. A questo primo confronto, seguiranno nei prossimi giorni incontri analoghi con gli amministratori degli altri territori colpiti».
Durante l’incontro è stata condivisa anche la necessità di un cambio di passo da parte delle stazioni appaltanti esterne: sugli interventi di loro competenza, anche alla luce dei danni dell’ultima ondata di maltempo, la Regione chiede la massima rapidità nell’attivazione, possibilmente anche con procedure di somma urgenza.