lunedì
30 Giugno 2025
il convegno

«Il 14 percento delle nuove assunzioni riguarderà la sostenibilità ambientale»

I dati di Fattore R, il forum andato in scena all'Alighieri di Ravenna. Le aziende "green" sono più dinamiche sui mercati esteri: «Il 36 percento esporta»

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Gruppo Partecipanti E Organizzatori

L’impegno ambientale, sociale e di governance (Esg) è stato il tema al centro dell’ottava edizione di Fattore R, il Romagna Economic Forum, momento di incontro e riflessione per imprese, istituzioni e associazioni di categoria andato in scena al teatro Alighieri di Ravenna davanti a una platea di oltre 450 imprenditori dalla Romagna.

Il forum è organizzato dalle Camere di Commercio congiunte (Romagna insieme a Ferrara-Ravenna), da Cesena Fiera e Bper Banca, con il supporto e la collaborazione delle principali associazioni di categoria.

Ad aprire la giornata è stato Giorgio Guberti, presidente della Camera di commercio di Ferrara-Ravenna, che ha tracciato un primo quadro sulla sostenibilità sul territorio. «In Romagna sono poco meno di 10mila le aziende che, nel 2024, hanno puntato sulla sostenibilità, scegliendo di inserirla tra gli obiettivi delle proprie strategie di business: all’economia sostenibile la Romagna deve oltre il 15% del valore aggiunto prodotto e più del 14% delle assunzioni previste dalle imprese per il prossimo anno riguarderà figure professionali legate alla sostenibilità».

Guberti ha poi evidenziato i vantaggi per le aziende nell’essere sostenibili: «Presentano un dinamismo sui mercati esteri nettamente superiore al resto del sistema produttivo, tanto che esportano nel 36% dei casi, a fronte del 27% di quelle che non investono nel verde. Nel 24% dei casi, inoltre, sviluppano nuovi prodotti o servizi, contro il 10% delle imprese non investitrici».

Secondo Guberti, in definitiva, «lo sviluppo sostenibile è l’obiettivo cui bisogna tendere. La sostenibilità non riguarda soltanto i necessari equilibri dell’ambiente: sostenibile è una crescita che include, che rafforza la coesione nella società, che riduce le diseguaglianze e che allarga la rete della integrazione e della cooperazione».

A seguire Carlo Battistini, presidente Camera di commercio della Romagna, ha evidenziato come l’adozione di pratiche sostenibili rappresenti un fattore di sviluppo e di crescita per il territorio. «Nel settore manifatturiero 7 imprese su 10 adottano azioni di sostenibilità. Tra queste 56,2% in ambito ambientale, 60,9% di responsabilità sociale e 39% di sostenibilità economica. Oltre nove grandi imprese su dieci svolgono azioni di sostenibilità, dato che si riduce al 46,7% in quelle di piccole dimensioni». Rimanendo al dato delle imprese di grandi dimensioni (oltre 500 addetti e 40 milioni di ricavi) che hanno ottenuto il requisito di sostenibilità Esg, in linea con le normative europee (Csrd), questo il quadro tracciato da Battistini: «In Romagna, ad oggi, hanno tale requisito 271 imprese con oltre 80.000 addetti, quasi 45 miliardi di fatturato e quasi 36 miliardi di totale attivo patrimoniale».

Infine, uno sguardo alla green economy. «In Romagna vi sono 1.817 imprese attive nella green economy, 8.041 imprese dotate di certificazioni (di cui 1.384 ISO 14001 sulla gestione ambientale e 1.400 ISO 45001 sulla salute e sicurezza del lavoro), 1.870 aziende agricole biologiche. Le imprese femminili sono in linea con il dato regionale (21,5% in Romagna, 21,4% in Emilia-Romagna), mentre l’occupazione femminile è leggermente inferiore al dato regionale (61,9% in Romagna, 64,6% in Emilia-Romagna)».

Stefano Caselli, direttore della Sda Bocconi, si è concentrato sul tema della sostenibilità. «Dobbiamo prendere coscienza che la sostenibilità non ha alternative dal momento che qualunque parametro che utilizziamo (inquinamento, risorsa acqua, mutamento climatico…) ci indica che stiamo peggiorando. O si fa una chiara scelta di campo a favore della sostenibilità oppure mi arrendo, faccio “game over”. La sostenibilità è l’unica risposta che il genere umano deve darsi se vuole continuare a esistere. Detto questo, è chiaro che non siamo davanti a una passeggiata, non basta un semplice click: la sostenibilità è costosa, richiede dei cambiamenti, delle assunzioni di responsabilità. In una parola delle scelte politiche dove non è possibile accontentare tutti».

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