«Abbiamo una linea ferroviaria pensata e realizzata nel periodo pre-risorgimentale: speriamo che il nuovo Consiglio regionale agisca con forza sulla nostra possibilità di guardare al futuro. Non è ammissibile che la ferrovia che parte da Trieste e arriva a Bari non possa percorrere anche il più breve tragitto passando da Ferrara, Ravenna e Rimini. E la Zona logistica semplificata appena approvata può essere lo strumento per porre fine a questa situazione in cui la Romea è la Statale con il più alto numero di morti in Italia».
Lo ha detto il presidente dell’Abi (Associazione Bancaria Italiana) e della Cassa di Ravenna, Antonio Patuelli, nel convegno su “Imprese, Banche, Università: energie per la crescita” svoltosi venerdì mattina all’Auditorium Santa Lucia dell’Università di Ferrara e promosso dalla Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna.
Patuelli ha raccolto così il messaggio iniziale del presidente camerale Giorgio Guberti che ha ricordato come «i numeri dei territori di Ferrara e Ravenna diano una grande opportunità soprattutto ai giovani e lo sviluppo atteso del porto di Ravenna, dove presto potranno arrivare tutte le navi del mondo, e l’approvazione della Zona Logistica Semplificata sono una grande opportunità da cogliere».
«La Zona logistica semplificata, dove è stata applicata in Italia, ha svolto una funzione di accelerazione dello sviluppo – ha continuato Patuelli -, il porto di Ravenna è il porto dell’intera regione, in termini logistici ma anche in termini sociali, economici e culturali, è il porto di chi è più vicino, la connessione dell’economia come della cultura è molto superiore ai confini amministrativi. Quello che manca oggi, a fronte di questi grandi margini di sviluppo, sono le infrastrutture. Abbiamo grandi potenzialità che viaggiano in un altro secolo. Ho visto un filmato sulla costruzione della Romea negli anni Trenta. Era una grande strada per allora, quando le macchine erano pochissime. Quando venne fatta la Romea, fu un’innovazione straordinaria e dopo ci fu solo solo una innovazione straordinaria, il tratto della superstrada Ferrara-Mare. Poi è finito tutto. Ma questa tra Ferrara e Ravenna non è mica una zona depressa in termini economici e sociali. Col nuovo consiglio regionale bisogna che tutti interloquiscano, la Romea è la strada statale italiana con il più alto numero di morti per chilometro. Dobbiamo chiedere alla Regione che ci sia una priorità e l’occasione è la Zls. Ci sono migliaia di treni merci che partono dal porto di Ravenna. Perché i treni non percorrono la via più breve da Rimini a Ferrara? Quando vennero scoperte le ferrovie, dopo la Napoli-Portici, ogni staterello italiano costruì le sue. Lo Stato Pontificio decise di fare solo tre tratte ferroviarie: da Roma a Civitavecchia, la seconda da Roma ad Ancona e la terza da Ancona a Bologna. Penso che dobbiamo guardare anche al domani e non essere legati alle scelte pre-risorgimentali e organizzare meglio gli slot anche con l’intelligenza artificiale».