martedì
17 Giugno 2025
dati

Le imprese femminili sono il 21,3 percento del totale in provincia di Ravenna

In calo di poche unità rispetto al 2023. Danno lavoro al 16 percento di tutti gli addetti del settore privato

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Imprese Femminili

Le imprese femminili registrate in provincia di Ravenna alla fine del 2024 erano 7.828 (23 unità in meno rispetto al 2023), il 21,3 percento del totale (nel 2014 erano al 20,2). La quota è più elevata della media regionale (21,1) e di poco inferiore a quella nazionale (22,2). Cervia (23,1), Ravenna (22,9) e Fusignano (22,5) i comuni della provincia con il più alto tasso di femminilizzazione, il più basso è Bagnara (16,2). È quanto emerge dall’indagine condotta dall’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio sui dati del Registro imprese.

Come intuibile, si considerano imprese femminile quelle in cui la partecipazione del controllo e della proprietà è detenuta in prevalenza da donne.

Giovani e straniere
Soffrono le giovani imprenditrici: a fine 2024, le imprese condotte da donne under 35 erano 655, pari all’8,4 percento delle imprese in rosa ravennati. Una quota che va riducendo il proprio peso sulla componente imprenditoriale femminile rispetto all’anno precedente (nel 2023 erano l’8,7) ma che continua a rimanere più elevata rispetto allo stesso indicatore riferito alle non femminili (6,05), a conferma che il tessuto produttivo femminile resta mediamente “più giovane” di quello maschile. Alla stessa data, le imprese femminili straniere sono risultate 1.119, pari al 14,3 percento del totale delle imprese ravennati in cui il controllo e la proprietà sono detenuti in prevalenza da donne (l’incidenza per le non femminili si ferma al 12,8), in costante crescita.

I settori
Crescono, in particolare, le imprese femminili nel Turismo (+4% rispetto al 2023), nei Servizi (+0,7%), fra cui ICT (+9,4%), e nelle Attività professionali, scientifiche e tecniche (+4,7%). In contro tendenza i settori più tradizionali: l’Agricoltura (-4,1% la variazione percentuale), Costruzioni (-3,1%), Commercio (-1,6%), Logistica (-1,3%) ed Attività immobiliari
(-3,9%).

Start up innovative
L’analisi della presenza femminile tra le start up innovative rileva un’incidenza che raggiunge quasi il 17%, mantenendo così stabile la quota rilevata per la totalità delle imprese registrate e colloca Ravenna al 27° posto nella graduatoria nazionale delle province.

La forma giuridica
Quasi il 62% delle imprese femminili sono individuali ma risultano in crescita le donne che scelgono forme giuridiche più strutturate come la società di capitale (+3,3%). In territorio negativo, tutte le tutte le altre forme organizzative, comprese le imprese individuali, diminuite del -0,9%, rispetto al 2023.

La sopravvivenza a dieci anni
Nei primi anni di vita la perdita annuale delle imprese femminili nate nel 2014 tende a risultare più elevata rispetto al dato dell’intera struttura produttiva locale, negli anni successivi i tassi si riducono e si avvicinano, diventando meno pesanti. Dopo 10 anni, il 45,3% delle imprese rosa risultano ancora attive nel 2024, con un’incidenza inferiore di quasi cinque punti rispetto al dato complessivo, ma migliore a quanto registrato per le nate nel 2013 (38,3%).

Addetti e valore aggiunto
In provincia di Ravenna, le imprese femminili danno lavoro al 16% di tutti gli addetti del settore privato, generando un valore aggiunto di circa 2,7 miliardi di euro.

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