Con il presidio che si è svolto stamani, 29 marzo, nel parcheggio antistante il punto vendita di via Faentina a Fornace Zarattini, è cominciato lo stato di agitazione sindacale promosso da Cgil, Cisl e Uil per le difficoltà dei lavoratori della società di sicurezza La Fonte che gestisce il servizio di portierato e accoglienza clienti della Tecnomat di Ravenna.
Le sigle di categoria (Filcams, Fisascat e Uiltucs) segnalano che dal 13 gennaio cinque dei nove lavoratori impiegati nell’appalto hanno riduzioni dei salari perché sono stati posti in ferie forzate senza avere più la possibilità di riprendere l’attività lavorativa, nonostante le formalizzazioni e le messe a disposizione alla società. «Questa decisione è giunta successivamente ad una riduzione oraria unilaterale da parte dell’azienda nel mese di novembre, giustificata come una riduzione delle esigenze del servizi. La decisione è stata adottata senza alcun confronto con le rappresentanze sindacali, violando le più basilari regole di correttezza e trasparenza nelle relazioni industriali. La riduzione dell’orario di lavoro e la sospensione non giustificata contrattualmente ledono i diritti dei lavoratori e si configurano come un inadempimento contrattuale».
I sindacati però segnalano che, mentre cinque di nove lavoratori subivano tagli e limitazioni, nuovi addetti venivano inseriti da un’altra azienda: «Tale comportamento avvenuto senza alcuna comunicazione e in mancanza totale di trasparenza ha sollevato immediatamente seri dubbi sulla gestione dell’appalto e sulle motivazioni di tali scelte».
Gli incontri già svolti con l’azienda affidataria del servizio e con Tecnomat, per ottenere spiegazioni, non hanno soddisfatto le organizzazioni sindacali che hanno richiesto un tavolo di confronto in prefettura. «Il 5 marzo si è svolto un incontor all’Ispettorato del lavoro di Ravenna dove Tecnomat, La Fonte e Reina Management S. non hanno fornito risposte alle nostre domande».