giovedì
26 Giugno 2025
Milano Marittima

I bagnini di Ascom criticano il Comune: «Siamo costretti a fronteggiare il degrado»

Il presidente dei balneari di Cervia, Gino Guidi, lamenta la gestione dell'amministrazione:«Residenti, bagnini, albergatori e commercianti si trovano così a subire decisioni che penalizzano chi ama davvero Milano Marittima»

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OASI MOVIDA DOPO COVID MILANO MARITTIMA (RA)«Anziché occuparci esclusivamente dell’accoglienza e della sicurezza dei bagnanti, siamo costretti a fronteggiare situazioni di degrado, disordine e vandalismo». È il rammarico di Gino Guidi, presidente dei balneari di Ascom di Cervia, in rappresentanza dei bagnini di Milano Marittima.

Guidi si rivolge all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Mattia Missiroli: «Le ordinanze devono essere cambiate, come richiesto a gran voce dalle associazioni di categoria e dalla cittadinanza. È tempo di restituire dignità, decoro e sicurezza a un luogo che merita di essere difeso e valorizzato, non abbandonato».

Il dirigente di Ascom parla di una Milano Marittima che è passata da essere «una delle perle della Riviera Romagnola» a tutt’altro: «Street bar improvvisati, ordinanze permissive e continue deroghe hanno trasformato la spiaggia in una discoteca a cielo aperto. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: degrado, atti vandalici, comportamenti incivili, giovani ubriachi che non rispettano né le persone, né le regole, né l’ambiente».

Ogni anno il Comune emana ordinanze «ma a ridosso della stagione estiva, senza il tempo necessario per un confronto costruttivo, residenti, bagnini, albergatori e commercianti si trovano così a subire decisioni che penalizzano chi ama davvero Milano Marittima».

Guidi non si schiera tra chi chiede più presenza di forze dell’ordine: «Non è quella la soluzione perché non è possibile pretendere che siano sempre presenti a presidiare ogni angolo della spiaggia o della città. Serve prevenzione, buon senso e regole chiare, condivise e rispettate. Mi unisco al grido della comunità: questa situazione non è più tollerabile. Non lo è per i residenti, non lo è per i bagnini, non lo è per gli albergatori e per tutti coloro che hanno a cuore il futuro di Milano Marittima».

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