Il gruppo Marcegaglia, colosso internazionale della siderurgia con un fatturato da 7,5 miliardi di euro nel 2023, ha presentato un piano investimenti per un totale di 364 milioni di cui 278 a Ravenna. A questi, sempre nel sito ravennate di via Baiona, si aggiungono poco più di 20 milioni di euro per progetti di ricerca e sviluppo.
I fratelli Antonio ed Emma Marcegaglia, entrambi alla guida dell’azienda di famiglia, hanno illustrato nei giorni scorsi al presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, e al vicepresidente con delega allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, il programma di investimenti che il Gruppo dispiegherà attraverso un Contratto di Sviluppo Industriale, presentato a Invitalia e al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Gli investimenti puntano a produzioni dalle elevate prestazioni, ma sempre più sostenibili dal punto di vista ambientale, a massimizzare l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili, a implementare i processi di economia circolare, nonché l’automazione della logistica e della movimentazione merci. E poi, la frontiera dell’idrogeno verde e il progetto di cattura e stoccaggio della Co2.
«Nonostante un periodo di grande incertezza, abbiamo comunque deciso di portare avanti un corposo piano di investimenti che riguarda principalmente tre dei nostri stabilimenti più strategici: Gazoldo degli Ippoliti, San Giorgio di Nogaro e, appunto, Ravenna – spiegano Antonio ed Emma Marcegaglia –. Il sito che abbiamo qui in Regione Emilia-Romagna rappresenta per il nostro Gruppo il più grande stabilimento produttivo e il più importante polo logistico e intermodale per tutte le attività industriali e commerciali della nostra filiera. Siamo fiduciosi che, come già avvenuto in passato, le ricadute sul territorio saranno molteplici e positive. E siamo soddisfatti della collaborazione concreta e sempre costruttiva che abbiamo con i vertici di una Regione in cui siamo presenti ormai da moltissimi anni».
Soddisfazione espressa da De Pascale e Colla: «Siamo di fronte a un piano di sviluppo che racchiude progetti di innovazione unica in Italia e di valenza assoluta per il sistema Paese, con investimenti di portata rilevante. Sia per le risorse messe in campo per qualificare i processi produttivi che per gli obiettivi di sostenibilità ambientale in essi racchiusi, che permettono anche di migliorare la qualità del lavoro. A partire dalla logistica green, che rappresenta forse la sfida più grande per il settore, senza dimenticare l’automazione e soprattutto la prototipazione su soluzioni avanzate di riciclo e riuso che possono aprire nuovi scenari di competitività per il nostro Paese. Si tratta di azioni che si inseriscono pienamente nella strategia regionale per lo sviluppo sostenibile e perseguono gli ambiziosi obiettivi del nostro Patto per il Lavoro e per il Clima. Per questo sosteniamo l’investimento nel suo percorso di approvazione presso il Mimit e siamo a disposizione per accompagnarlo con tutti gli strumenti a nostra disposizione».
In una nota inviata alla stampa, la Regione fa sapere che il piano di investimenti e l’attività di ricerca e sviluppo presentati dal gruppo Marcegaglia «sono pienamente coerenti con la propria programmazione e sono in linea con la legge regionale per la promozione degli investimenti, oltre che con la programmazione prevista dal Patto per il Lavoro e per il Clima, con la Strategia di specializzazione intelligente S3 e i Programmi regionali per la ricerca industriale, l’innovazione e il trasferimento tecnologico e per le attività produttive».