Si è svolto davanti al tribunale di Ravenna, un presidio promosso da Fp Cgil e Uil Pa per chiedere la stabilizzazione dei circa 12mila lavoratori precari attualmente in servizio presso il Ministero della Giustizia grazie ai fondi del Pnrr. I precari coinvolti – tra cui funzionari Upp (Ufficio per il Processo), funzionari tecnici e operatori data entry – rischiano di rimanere esclusi da ogni prospettiva di stabilità lavorativa.
Nel piano strutturale di bilancio del Governo è prevista la stabilizzazione di solamente la metà del personale precario attualmente in servizio. Tuttavia, mancano ancora le risorse per garantire l’inserimento di almeno 3mila di queste unità. Una situazione che, secondo i sindacati «rischia di penalizzare non soltanto migliaia di lavoratori che presto potrebbero rimanere disoccupati, ma anche il personale in servizio a tempo indeterminato già oberato da trent’anni di mancati investimenti nel comparto, così come il sistema giustizia nel suo insieme».