Nonostante le incertezze del contesto economico internazionale, il motore imprenditoriale di Ferrara e Ravenna continua a girare: a comunicarlo è la Camera di Commercio che conta con soddisfazione un numero di aperture superiore a quello delle chiusure tra aprile e giugno 2025, con un saldo positivo di 201 imprese, e un tasso di crescita dello 0,29%.
Secondo l’analisi trimestrale dell’Osservatorio dell’economia della Camera di Commercio di Ferrara Ravenna, basata su dati Unioncamere e InfoCamere, nel periodo considerato sono nate 796 nuove attività, mentre 595 hanno cessato l’attività. A fine giugno lo stock complessivo conta 67.915 sedi di impresa e 18.167 unità locali, per un totale di 86.082 aziende attive sul territorio.
L’analisi per settori mostra una crescita diffusa, con risultati particolarmente positivi per servizi di alloggio e ristorazione (+54 unità), costruzioni (+50). Buoni i dati anche di commercio e servizi alle imprese, noleggio e agenzie viaggio (+35). In percentuale, spiccano fornitura di energia elettrica, gas e aria condizionata (+1,9%), servizi informatici e comunicazione (+1,3%) e attività artistiche e sportive e di intrattenimento (+1,2%). In calo, invece, manifattura (-7) e agricoltura (-30).
Dal punto di vista della forma giuridica, le società di capitali guidano la crescita (con un saldo positivo di 163 unità, +1,02%). Le imprese individuali sil primato numerico, con uno stock pari a 37.366 e contribuiscono al bilancio positivo del trimestre con un saldo di 65 imprese in più rispetto alla fine di marzo (+0,17%). In controtendenza le società di persone (-21), con 70 cessazione a fronte di 49 iscrizioni. Le e altre forme giuridiche (sostanzialmente costituite da cooperative, meno rilevanti solo in termini quantitativi sul totale delle imprese), chiudono il trimestre con un piccolo saldo negativo di 6 imprese in meno.
Le imprese giovanili rappresentano il 28% delle nuove iscrizioni, con un saldo positivo di 123 unità, mentre quelle straniere crescono di 128 (+1,48%). Le imprese femminili aumentano di 45 unità, raggiungendo quota 15.160, il 22,3% del totale. Buoni segnali anche dall’artigianato, con un saldo trimestrale di +65 attività, pari al 26,5% del sistema produttivo locale.