Anche questa estate, la Flai Cgil ha svolto, attraverso l’iniziativa “Ancora in campo”, una capillare opera di informazione nelle campagne della provincia di Ravenna. Il bilancio del 2025, a oggi, conta 17 uscite dove i sindacalisti hanno incontrato circa 320 lavoratrici e lavoratori, per lo più stranieri residenti in provincia ma anche provenienti da alcune zone limitrofe. Nel corso delle attività sono consegnati materiali informativi e dispositivi di protezione come, ad esempio, cappelli di paglia per ripararsi dal sole.
«L’attività che svolgiamo è ormai radicata nel territorio ravennate – spiega Laura Mazzesi, segretaria generale della Flai Cgil Ravenna – da maggio a novembre di ogni anno siamo impegnati nelle campagne per raggiungere i braccianti e informarli dei loro diritti contrattuali, a partire dal giusto salario e per cercare di debellare lo sfruttamento lavorativo, attraverso l’azione capillare che mettiamo in campo e che, nell’ultimo periodo ha incoraggiato diversi lavoratori a denunciare il lavoro nero e sottopagato. In quasi tutte le aziende, abbiamo registrato una positiva disponibilità dalla maggior parte degli imprenditori agricoli incontrati che, oltre ad accoglierci e a consentirci di distribuire i materiali ai lavoratori, ci hanno spiegato l’andamento del lavoro, gli effetti del clima sulle diverse colture e gli investimenti messi in atto per salvare i raccolti. In altre aziende, invece, sono emerse condizioni di lavoro che meritano di essere approfondite ed eventualmente segnalate alle autorità competenti. Allo stesso tempo, purtroppo, abbiamo registrato una scarsa consapevolezza dei propri diritti contrattuali da parte dei lavoratori».
Alla luce di tutto questo «si rafforza l’urgenza – continua la nota inviata alla stampa dalla Cgil – di istituire anche a Ravenna, la sezione territoriale della rete del Lavoro agricolo di qualità. Nonostante i ripetuti solleciti inviati alla Direzione dell’Inps, per riconvocare il tavolo e firmare l’ipotesi di accordo condivisa ad ottobre 2024, per dare piena applicazione alla legge 199/2016 per la costituzione della cabina di regia provinciale, ancora oggi non abbiamo ricevuto riscontro. È urgente affiancare all’attività repressiva anche quella preventiva per arginare l’illegalità, anche a favore delle molte aziende sul territorio che rispettano i contratti dei lavoratori. Sarebbe, inoltre, l’occasione per confrontarsi sulla necessità di investire e rafforzare i servizi logistici necessari ai lavoratori per raggiungere i campi e rafforzare il collocamento pubblico, attraverso la promozione del portale della Regione Emilia Romagna, “Lavoro per Te” che offre un importante sistema di incrocio tra domanda e offerta del settore agroalimentare».
A sostenere l’importante azione che da anni vede impegnata la categoria nel territorio in maniera strutturale, è il Dipartimento immigrazione e Legalità della Flai Cgil nazionale che nei giorni scorsi ha affiancato le Brigate del Lavoro della Flai di Ravenna nelle campagne.
«In questi giorni – dichiara Matteo Bellegoni, capo dipartimento politiche migratorie e legalità, della Flai Cgil nazionale – abbiamo incontrato una realtà che ha profondamente arricchito la nostra esperienza nazionale di sindacato di strada. Grazie alle compagne e ai compagni di questo territorio che, con la loro passione e competenza, di campo in campo, di frutteto in frutteto, abbiamo avuto l’opportunità non solo di incontrare decine di lavoratrici e lavoratori, ma anche di conoscere un’agricoltura che qui rappresenta un pezzo essenziale dell’economia di questo territorio e del nostro Paese. Abbiamo riscontrato tanta disponibilità e voglia di interagire e confrontarsi da parte dei lavoratori, ma anche situazioni che ancora ci ricordano che non possiamo e non dobbiamo abbassare la guardia rispetto al rischio di sfruttamento e caporalato, fenomeno ancora fortemente presente nelle nostre campagne e del quale abbiamo intravisto, anche in queste nostre uscite, ombre e contorni. In un territorio dove le brigate del lavoro sono diventate strutturali nella pratica quotidiana del nostro sindacato, la nostra forza è quella di rappresentare i lavoratori sul campo. Un sindacato dei lavoratori, che cammina assieme ai lavoratori».