Dodici binari elettrificati e centralizzati, una nuova linea di trazione elettrica, impianti antincendio e interventi per la tutela ambientale. Sono gli elementi principali del progetto di potenziamento dello scalo merci in Sinistra Candiano, a Ravenna, che prevede un investimento complessivo di 80 milioni di euro tra opere e spese tecniche (a carico di ministero e Rfi). La nuova configurazione permetterà di spostare la sosta dei treni che trasportano merci pericolose fuori dall’attuale area urbana dello scalo, migliorando la sicurezza e la gestione complessiva del traffico ferroviario.
La giunta del Comune e la competente commissione consiliare hanno dato parere favorevole alla variante urbanistica al progetto, che passerà ora all’esame del consiglio comunale.
Il potenziamento è il risultato di un percorso condiviso tra Regione, Comune, Autorità portuale e Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs) e si colloca nell’ambito della Zona logistica semplificata, che ha nel porto di Ravenna il suo fulcro strategico e mira a rafforzare la competitività del sistema logistico e produttivo regionale.
Nel dettaglio, l’intervento interessa il lato sinistro del canale Candiano, su terreni già destinati a scalo merci ferroviario e di proprietà di Rfi e prevede la realizzazione di sette nuovi binari da affiancare ai cinque già esistenti, prolungati nelle parti terminali, per un totale di dodici, tutti elettrificati e centralizzati, con collegamenti diretti alle linee Castel Bolognese-Ravenna, Faenza-Ravenna e Ferrara-Ravenna. Accanto ai binari, il progetto comprende una serie di opere complementari per garantire efficienza e sicurezza: dall’adeguamento della viabilità di servizio, in area privata recintata e a servizio esclusivo dello scalo, alla realizzazione di una nuova rete per lo smaltimento e il trattamento delle acque di dilavamento, con vasca di prima pioggia e impianti di trattamento e sollevamento. Sono previsti anche un nuovo impianto antincendio, l’installazione di torri faro e la costruzione di un fabbricato tecnologico a due piani, di circa 19 per 10 metri, destinato a ospitare gli apparati impiantistici.
«Il potenziamento dello scalo merci in Sinistra Candiano – affermano il presidente della Regione, Michele de Pascale e l’assessora a Infrastrutture, Irene Priolo – innalza gli standard di sicurezza e di efficienza del nostro sistema portuale. È un passaggio che consentirà di attrarre nuovi investimenti e consolidare il ruolo di Ravenna come hub logistico e produttivo di primo livello nel Mediterraneo».
«Si tratta – sottolinea il sindaco del Comune di Ravenna, Alessandro Barattoni – di un primo importante passo, per il quale abbiamo velocizzato il più possibile il nostro iter, verso un porto che, nei prossimi anni, sarà sempre più all’avanguardia per poter competere con gli altri scali anche dal punto di vista logistico. Questo intervento, che testimonia la fattiva collaborazione tra tutti i soggetti interessati, rappresenterà un importante potenziamento di un’infrastruttura strategica per città e Regione in un’ottica di sviluppo sostenibile. Ho più volte sottolineato l’importanza, da parte dell’Amministrazione, di ricoprire un ruolo di regia rispetto ad un porto che si conferma imprescindibile per l’intera Emilia-Romagna. Anche per questo, dovremo continuare a lavorare in maniera sinergica per sbloccare investimenti finalizzati a nuovi interventi relativi ai collegamenti».
«Il potenziamento dello scalo merci in Sinistra Candiano comporterà una serie di benefici coerenti con gli obiettivi europei dell’agenda 2030 – dichiara Chiara De Gregorio, responsabile Direzione investimenti Area Centro Rfi -, in quanto renderà possibile l’incremento del servizio merci, l’incentivazione della logistica intermodale e la decongestione dell’impianto di Ravenna con conseguenze positive sulla regolarità della circolazione del traffico passeggeri (l’intervento dovrebbe ridurre di circa il 40-50% il traffico che oggi passa dalla stazione passeggeri, ndr). Un risultato importante ottenuto grazie alla sinergia con il territorio, la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Ravenna, e l’Autorità di Sistema Portuale Adriatico Centro Settentrionale. La chiusura ormai prossima dell’iter approvativo del progetto consentirà a Rfi di avviarne la revisione per recepire le prescrizioni e, dopo la verifica e la validazione finali, portarlo in gara nei primi mesi del 2026 per affidare le prestazioni di progettazione e realizzazione entro il prossimo anno». I lavori dovranno poi essere completati nel 2030, secondo una prima stima.
Un progetto simile dovrà poi essere realizzato anche per la sponda destra del canale, con un investimento simile. Al momento si è però solo in fase di progettazione, con la consegna del primo progetto prevista nel giugno 2026.
Il 12 giugno scorso l’Autorità portuale ha avviato il procedimento per il completamento della procedura di Intesa Stato-Regione, con effetto di variante urbanistica al Rue e al Psc del Comune di Ravenna, necessario per l’approvazione dell’opera. Già nel 2024 Rfi aveva sottoposto l’intervento a verifica di assoggettabilità a Valutazione di impatto ambientale presso il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. La procedura si era conclusa con esito negativo, stabilendo quindi che l’opera non dovesse essere sottoposta a Via.