La Filctem Cgil – in una nota inviata alla stampa – si dice preoccupata per l’incendio avvenuto sabato mattina all’isola 16 del petrolchimico di Ravenna. «Preoccupata perché purtroppo è l’ennesimo episodio grave, dopo la fuga di propano avvenuta a marzo 2025, l’incendio al reparto Sol nel 2024 e il grave incidente che ha coinvolto un elettricista di una ditta in appalto nell’agosto del 2024, in un lasso di tempo decisamente troppo breve».
Secondo il sindacato «non possono essere questi gli standard di sicurezza di una struttura ad alto rischio come il petrolchimico. Tanto più che da alcune testimonianze, che senz’altro andranno attentamente verificate e vagliate, pare che l’impianto antincendio automatico non abbia funzionato a dovere e sia stato necessario uno sblocco manuale in condizioni critiche ed estremamente pericolose, rese ancora più difficili da un ponteggio che bloccava la valvola di sblocco. Anche la squadra di emergenza di Rsi, per quanto intervenuta prontamente, non era assolutamente adeguata a gestire l’emergenza, per numero di addetti e per attrezzature. Senza un intervento estremamente tempestivo dei Vigili del Fuoco di Ravenna, Forlì Cesena e Cervia, l’emergenza non avrebbe assolutamente potuta essere gestita. Situazioni che purtroppo segnaliamo da tanto tempo, senza essere presi in seria considerazione. Chi di dovere accerterà le cause ma è per noi certo che tutta questa sequenza di incidenti avviene in un contesto di disinvestimento che porta carenze di personale, esternalizzazioni e appalti e ultimamente anche all’assunzione di personale interinale in Rsi, personale che non può assolutamente avere le competenze e la formazione necessaria per i delicati compiti a cui è chiamato».
«Non vorremmo poi – conclude la Cgil – che questo incidente, sulla scia di quanto avvenuto a Brindisi e Priolo, fosse il pretesto per chiudere definitivamente la produzione di Sbr, uno dei pochi prodotti che ancora ha mercato. Siamo certi che l’azienda farà tutte le indagini del caso, ma chiediamo a gran voce che queste indagini si soffermino attentamente sulle cause che hanno portato a questo incidente e siano occasione di un’attenta revisione di tutti gli impianti antincendio dello stabilimento, visto che più volte nel recente passato si sono verificati problemi e malfunzionamenti. Chiediamo inoltre che le linee danneggiate vengano al più presto ripristinate, che il personale delle ditte in appalto venga adeguatamente tutelato e che vengano fatte tutte le assunzioni necessarie a ripristinare l’organico del personale di emergenza di Rsi».